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Alba Parietti racconta il suo lato hot: “Vi svelo le mie fantasie peccaminose…”

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Alba Parietti è nata il 2 luglio 1961 a Torino. Star indiscussa di tv e social, Alba ha attraversato generazioni rimanendo fedele a se stessa e al suo personaggio.  A farle raggiungere il successo è stato il programma calcistico “Galagoal” in onda su Telemontecarlo, nel lontano 1990, all’età di 29 anni.

Alba Parietti, 45 anni di carriera 

Dopo il suo esordio nel mondo dello spettacolo, Alba Parietti, non ha mai arrestato la sua vena artistica, ricoprendo, con successo, diversi ruoli, come attrice e cantante. Ha inoltre condotto / partecipato a numerosissimi programmi tra Mediaset e Rai, tra cui, Telegatti del ’95, il festival di Sanremo, Striscia La Notizia e Domenica Cinque. Scrittrice di diversi libri tra i quali La cacciatrice di narcisi del 2020, Alba negli ultimi anni è stata grande protagonista di trasmissioni di successo come “Tale e quale show”, “Il cantante mascherato” e “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” di Piero Chiambretti.

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La difficile infanzia di Alba Parietti e la madre con disturbo bipolare

Alba Parietti ha parlato della sua difficile infanzia, segnata dalla malattia della madre, Grazia Dipietromaria, che soffriva di disturbo bipolare. «Mia madre era malata di depressione bipolare, soffriva di una profonda instabilità emotiva. C’erano due donne in una. Ma in casa vigeva una sorta di “non detto” per cui bisognava “tenere tutto in famiglia” e mio padre ha scelto di fare così per proteggerla. Cercava di nascondere tutto: temeva che finisse in un manicomio, che all’epoca significava la fine. Fingeva di stare bene. Si truccava, si vestiva in modo impeccabile. Era il suo modo per restare a galla. Mamma era una donna incredibile, ma vittima dei tempi in cui viveva. Non si poteva parlare di salute mentale, era un tabù».

Alba Parietti e i “no” a Tinto Brass e Berlusconi

Negli anni ’90 Alba Parietti ha girato molti film ma ha anche rifiutato un ruolo importante per uno dei registi più discussi di sempre, Tinto Brass. Nel 1992 il regista le propose di interpretare la protagonista del suo nuovo film “Così fan tutte“, ma Alba rifiutò (si parlò addirittura di cachet da 1 milione di euro) e il ruolo venne dato a Claudia Koll. Dopo quel “no” Brass propose altre sceneggiature a Parietti che rifiutò ancora. «Il mio senso del pudore e mio figlio mi avrebbero impedito scene così esplicite. Non ho accettato “Così fan tutte” e dopo altro, non riuscivamo a comunicare, litigavamo ogni volta che ci incontravamo», confessò anni fa a proposito dei no a Tinto Brass. Nel 1998, però, disse sì a una pellicola erotica firmata da Aurelio Grimaldi “Il Macellaio” ma il film non ebbe grande successo e venne criticato.

Nel 1994 Silvio Berlusconi volle Alba Parietti alla conduzione di Striscia la notizia. L’allora presidente di Mediaset aveva grande stima di Alba e le propose un contratto stratosferico da 9 milioni di euro. «Non mi sono mai pentita di aver rifiutato l’esclusiva con Mediaset, a Berlusconi dissi no per motivi ideologici. Mi avevano soprannominato “la coscia lunga della sinistra”, la definizione finì per farmi piacere. Ho fatto carriera solo con le mie forze, nessuno di questo o quello schieramento ha mai alzato il telefono per raccomandarmi».

La battaglia contro il cancro

Nel 1997 Alba Parietti ha scoperto di avere un tumore al collo dell’utero grazie a un pap-test e anni dopo, con un lungo post Instagram, raccontò uno dei periodi più bui della sua vita: «Avevo contratto il papilloma virus che mi aveva portato complicazioni serissime. Dopo una colposcopia e subito dopo una biopsia, la diagnosi fu feroce: era un cancro. Io provai a dargli un altro nome ma era un cancro. Per l’esattezza una neoplasia grave al collo dell’utero». Sempre sui social la conduttrice parlò della familiarità del male, che aveva ucciso la nonna, e delle cure: «Bastò l’intervento senza mai dover fare né chemioterapia né radioterapia né altro». Poi invitò i suoi follower a fare prevenzione”.

Le critiche su i ritocchi estetici e l’utilizzo dei filtri

Nel corso degli anni, la showgirl, è diventata bersaglio di critiche a causa dei vari ritocchi estetici a cui ha fatto ricorso e causa dell’utilizzo smoderato di filtri di bellezza sui social.  «Qualcuno mi giudica perché metto i filtri? Mi giudica addirittura ‘ridicola’ per questo? Si chiama peccato di vanità. Io non riservo nessuna sorpresa, sono sempre stata coerente e fedele a me stessa. I miei difetti li mostro subito come in una sfida. I pregi li conservo gelosamente e li conoscono solo quelli che stimo e rispetto». A Belve, durante l’intervista rilasciata lo scorso anno, alba aggiunse: «Abuso di filtri o Photoshop? Hanno ragione. Alcune volte rinuncio, altre no. Alcuni mi dicono che senza sono meglio ma se vedo quel difettino, mi parte, allora perché rinunciare? Invecchiare non mi piace».

Alba Parietti: «Ho desiderato padre Georg”. Le parole piccanti su padre Georg

 Nel 2015 fecero molto scalpore le dichiarazioni rilasciate da Alba Parietti su padre Georg Gänswein, l’ex consigliere di papa Benedetto XVI. «Raramente ho visto un uomo più bello che mi ricorda Lambert… Cosa dite, a fare pensieri strani farò peccato? Mi dicono di chiedergli la benedizione, ma il problema è che mi evoca pensieri di genere ben diverso. Mi trattengo per decenza». Anni dopo, sulle pagine de La Stampa, confessò: «Ho desiderato padre Georg. Me lo sono trovato di fronte e la mia testa è stata invasa da fantasie peccaminose. Eravamo nella stessa carrozza in treno e lo fissai tutto il viaggio. Non ho mai fissato tanto un uomo in vita mia. Ho sentito salire in me certe sensazioni che mi hanno costretto a voltarmi verso il finestrino. Mi sono sentita come se fossi sul set di “Uccelli di Rovo“, solo che quella era la realtà, e io, ecco, stavo peccando, quantomeno con il pensiero All’arrivo me lo presentarono e io gli chiesi l’assoluzione per aver fatto pensieri peccaminosi su di lui. Non lo fece perché mi chiese se mi ero pentita. E io non lo ero».

 

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