Sarebbero al momento tre le persone identificate per l’omicidio del 14enne Alexandru Ivan, ucciso nella notte tra venerdì e sabato a Roma nei pressi della stazione della metro C Pantano. Gli inquirenti, coordinati dalla procura di Velletri guidata da Giancarlo Amato, sono al lavoro per rintracciare le persone che erano a bordo dell’auto da cui sono partiti i colpi, due dei quali hanno centrato al petto la giovanissima vittima.
Una persona è in stato di fermo per l’omicidio del 14 enne a Roma. Si tratta di un ventenne. A lui le forze dell’ordine sono arrivati nell’ambito dell’indagine della Procura di Velletri.
LA RICOSTRUZIONE
Sono in corso numerose audizioni da parte dei carabinieri di Frascati. Sarebbero stati ascoltati amici e parenti del minore per ricostruire meglio l’ambito nel quale è avvenuto il delitto che sembrerebbe essere quello della microcriminalità. Il 14enne era col compagno della madre.
Il gruppo di 5/6 romeni avrebbe avuto un litigio fuori da un bar con un altro gruppo di connazionali, probabilmente nomadi, e ci sarebbero stati alcuni schiaffi e spintoni. Poi si sono spostati nel piazzale della metro Pantano dove è arrivata un’auto da cui sono stati esplosi i colpi. La macchina si è poi allontanata. Non si esclude che quegli spari volessero essere un avvertimento.
IL PAPA’ DEL 14ENNE
“Il colpevole deve pagare”. A dirlo alla Rai è Eduard Ivan, il papa’ di Alexandru, arrivando sul luogo dell’omicidio. “Che ci faceva mio figlio alle tre di notte qui, alle tre? non è una cosa normale” aggiunge il padre. Sul compagno della moglie dice: “mi fidavo di lui. sembrava una brava persona. evidentemente mi sbagliavo”.