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giovedì, Aprile 25, 2024
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Ancora due ricoverati per intossicazione da mandragora: distrutti gli spinaci non sicuri

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Secondo quanto si apprende da fonti dell’Asl, è stabile, ancora con problemi respiratori, l’uomo di 46 anni ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Giugliano dopo l’intossicazione da mandragora. Intossicazione che ieri ha portato al ricovero, anche nell’altro ospedale di Pozzuoli, di 10 persone.

Resta ricoverato a Pozzuoli un uomo di 86 anni che però dovrebbe essere dimesso nella giornata di oggi. L’uomo in intensiva a Giugliano avrà bisogno di ventilazione assistita per almeno altri 4 giorni. Nel frattempo, sono state effettuate nel Centro agroalimentare di Volla le operazioni di distruzione dei 7 banali di spinaci sequestrati e ‘sotto accusa’ dopo l’intossicazione di 10 persone.

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Sono 10 le vittime accertate di intossicazione alimentare

Sono 10 i pazienti accertati vittime di intossicazione alimentare dopo aver consumato della verdura acquistata in negozio. Si sospetta mandragora, una pianta velenosa che non è presente in Campania, che sarebbe stata scambiata per spinaci. La verdura contaminata sarebbe arrivata dall’Abruzzo al mercato CAAN di Volla, il centro agroalimentare di proprietà del Comune di Napoli. Da qui, poi, il lotto sarebbe stato distribuito in diversi negozi di ortofrutta della provincia di Napoli, in particolare dell’area flegrea.

La mandragora scambiata per spinaci proverrebbe dall’Abruzzo

Secondo le prime ricostruzioni, il lotto di spinaci contaminato con la mandragora proviene dall’Abruzzo. Il CAAN è riuscito ad identificare l’operatore da cui è partito il carico e si sta risalendo ai negozi dove è stato distribuito. Non è escluso che possano esserci stati anche altri casi di intossicazione, oltre ai 10 ricoverati e accertati, che potrebbero non essersi recati al Pronto Soccorso perché colti da sintomi lievi. Per precauzione il CAAN ha avviato il ritiro dei lotti individuati da tutta la provincia di Napoli, compreso il comune capoluogo. Inviti a non consumare spinaci freschi sono arrivati dai sindaci di diversi comuni, sia del Napoletano che del Salernitano.

Come stanno le persone intossicate

Le 10 vittime di intossicazione alimentare appartengono a cinque distinte famiglie. Una coppia di mezza età e due coniugi anziani residenti in entrambi i casi a Monte di Procida, un giovane di Quarto, altre due famiglie sempre della zona flegrea. Di questi, il più grave, secondo quanto appreso da Fanpage.it, è un uomo di 46 anni. Il paziente ha sviluppato, in seguito alla consumazione della mandragora, una polmonite da ingestione. Probabilmente deve aver inspirato dei liquidi dopo un rigurgito avvenuto mentre era privo di conoscenza, cosa che gli ha procurato una cosiddetta polmonite ab ingestis. L’uomo è attualmente ricoverato in prognosi riservata presso l’Ospedale San Giuliano di Giugliano, e le sue condizioni sono considerate stabili.

 

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