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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Dalla scomparsa al ritrovamento del cadavere: storia dei 14 giorni di Antonio Natale

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Antonio Natale ha fatto perdere le sue tracce lo scorso 4 ottobre e da quel momento è iniziata l’agonia della sua famiglia. Temevano che il giovane fosse stato ucciso e diverse erano state le richieste di notizie. Il 22enne sarebbe finito in un brutto giro di droga per stessa ammissione della famiglia e potrebbe essere stato ucciso come rappresaglia dopo una stesa e ad un furto di armi e alcune migliaia di euro avvenuta in una piazza di spaccio del Parco Verde alcune settimane fa. Stasera la famiglia di Antonio avrebbe dovuto partecipare in diretta alla trasmissione Chi l’ha visto? ma i carabinieri hanno chiesto alla famiglia di non partire per effettuare il riconoscimento del cadavere, anche in base ai tatuaggi.

La ricostruzione

A parlare nella trasmissione La Radiazza di Gianni Simioli a radio Marte sono il fratello e la sorella di Antonio. “Chiamò la mamma quel giorno della scomparsa e disse al telefono che era con il suo amico Domenico. Il tono con cui lo disse era abbastanza preoccupante. Inoltre oltre a Domenico c’erano anche lo zio ed il cugino, due persone che al momento risultano irreperibili. Invece questo suo amico Domenico è stato dalla polizia ed ha raccontato diverse versioni. Siamo molto preoccupati, anche perchè Antonio ultimamente frequentava brutta gente, persone dedite allo spaccio, ed infatti nostra madre voleva denunciarlo. Lui ha sempre fatto il pizzaiolo, ha lavorato all’estero ma da quando era tornato a Caivano aveva iniziato a frequentare brutte compagnie”. 

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I familiari di Antonio Natale parlavano inoltre di un dettaglio. “L’auto di questo Domenico al ritorno dal giro da Napoli mostrava segni evidenti di un incidente stradale. In poco tempo l’ha fatta riparare, come se dovesse nascondere qualcosa. Poi lo zio ed il cugino sono spariti nel nulla. Domenico ha detto che al ritorno del giro a Napoli hanno lasciato Antonio al Bronx di Caivano, ma è una zona desolata e buia, nostro fratello non si sarebbe mai fatto lasciare lì. Temiamo per la sua vita, chi sa qualcosa parli”, dicono i familiari di Antonio che vogliono organizzare anche una fiaccolata contro lo spaccio di droga nel parco Verde.

L’appello della mamma 

Secondo quanto raccontato nei giorni scorsi dal fratello, pare che Antonio Natale fosse entrato in un giro di droga e che avesse cominciato a frequentare “brutta gente”. A questo proposito, la mamma nei giorni scorsi ha dichiarato: “Ho denunciato tutto e tutti. La camorra mi restituisca mio figlio, vivo o morto“.

“Siamo una sola anima. Lui senza di me non poteva stare e io senza di lui non posso stare. Ovunque andasse, aveva sempre il pensiero di mandarmi un messaggio, sempre. Lo sa io come sono fatta. Anche se usciva con qualche ragazza e aveva il telefono scarico, se lo faceva prestare pur di farmi sapere che stesse bene”.

IL TERRIBILE EPISODIO FINALE: LA MORTE DI ANTONIO NATALE

Oggi pomeriggio il cadavere di Antonio Natale è ritrovato a Caivano, infatti, in serata la Procura di Napoli Nord ha dato la terribile conferma. Già dale ore 17i carabinieri si sono recati in via Cinque Vie, posta al confine tra Afragola e Caivano, per recuperare i resti del giovane che saranno consegnati alla ditta di onoranze funebri. Fondamentale sarebbe stato l’esame di un tatuaggio. Il 22enne era scomparso dal Parco Verde di Caivano circa due settimane fa. Le tracce del giovane si erano perse lo scorso 4 ottobre.

In serata sono arrivate le parole di cordoglio Padre Maurizio Patriciello: “Riposa in pace, Antonio. Gesù risorto ti accolga nel Suo Regno di luce e di pace. Quanto a noi, andiamo a letto con il cuore gonfio di dolore e di angoscia“.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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