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HomeCronacaAsse Contini-Sautto:«Accordo per far entrare quelli del Parco Verde nello spaccio»

Asse Contini-Sautto:«Accordo per far entrare quelli del Parco Verde nello spaccio»

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Un accordo in cui a ballare c’erano migliaia e migliaia di euro. E’ quello svelato dal collaboratore di giustizia Vincenzo Iuorio, ex colonnello dei Sautto-Ciccarelli di Caivano. Un accordo i cui retroscena sono contenuti nell’ultima maxi ordinanza che la scorsa settimana ha portato in carcere undici ras del clan Contini tra cui due pezzi da novanta come Carmine Botta e Gennaro De Luca. Secondo Iuorio i Contini avrebbero voluto far gestire una fetta di spaccio a quelli del parco Verde dietro corrispettivo di un pagamento:«Carmine Botta era un esponente del clan Contini di pari grado di Alfredo De Feo… nel 2018 ci fu un incontro dove partecipammo io, Nicola Sautto, Gennaro Sautto, Alfredino De Feo, Carmine botta, Roberto Murano e Enzuccio ’a miseria. Ci incontrammo in una casa che si trova nella strada che scende dall’ospedale San Giovanni Bosco. Sarei in grado di individuare l’appartamento dove ci incontrammo, situato al primo piano. Loro volevano che scendessimo nella zona dei Contini, Borgo Sant’Antonio, San Giovanniello, per gestire le piazze di spaccio. In cambio avremmo dovuto versare ai Contini 25-30mila euro al mese. L’offerta era buona… Alfredo De Feo l’ho incontrato insieme al nipote, c’era anche un’altra persona robusta che saprei riconoscere e poi spesso era insieme a Carmine Botta». Questo interrogatorio, reso da Iuorio nel gennaio del 2020, oltre a certficare la vicinanza del gruppo dell’Alleanza di Secondigliano alla mala di Caivano evidenzierebbe il ruolo di primo piano svolto da Carmine Botta nelle dinamiche del gruppo.

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