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sabato, Luglio 5, 2025
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Baby camorrista si tatua il nome del clan sul polso, voleva dimostrare la sua fedeltà

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La dedizione al clan Cipolletta ce l’aveva tatuata sul polso il minorenne, figlio di un affiliato morto mentre cercava di dare fuoco a una vettura rubata, arrestato oggi dai carabinieri di Castello di Cisterna nell’ambito del blitz coordinato dalla Dda e dalla Procura dei Minorenni che, a Pomigliano d’Arco, ha portato 23 persone in carcere e 4 ai domiciliari.

La circostanza del tatuaggio è stata resa nota nel corso di una conferenza stampa indetta negli uffici della Procura di Napoli a cui hanno preso parte, tra gli altri, i vertici dei carabinieri, il capo dell’ufficio inquirente partenopeo Nicola Gratteri e il vertice della Procura dei Minorenni di Napoli Patrizia Imperato.

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Proprio la procuratrice ha posto l’accento sull’uso spregiudicato della violenza da parte dei minorenni che eccedevano nelle loro azioni predatorie, perlopiù rapine, sparando e aggredendo le vittime anche quando non era necessario. Tutto per guadagnarsi l’affiliazione che già era stata concessa dal capoclan a uno dei quattro ragazzi minorenni arrestati.

 

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