Continuano ad emergere dettagli circa la tragedia di Acerra, dove una bimba di 9 mesi è stata uccisa dal pitbull di casa nel letto in cui dormiva con il padre.
Bimba sbranata dal pitbull ad Acerra, la madre della piccola aggredisce il marito in ospedale
Il genitore non si è accorto di nulla fino al risveglio. Inutile la corsa in ospedale, la piccola è arrivata già morta, con ferite lacero-contuse compatibili con i morsi di un cane di grossa taglia.
I due erano soli in casa, perché la madre, anch’ella trentenne, era fuori per lavoro. Drammatico l’incontro tra i due genitori, con la donna che si sarebbe scagliata contro il compagno per aggredirlo. Stando a quanto risulta, il cane era considerato aggressivo dal vicinato e nelle settimane precedenti avrebbe anche assalito un cagnolino di piccola taglia.
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Aveva solo 9 mesi Giulia, e al momento della tragedia si trovava sul letto insieme al papà, Vincenzo Loffredo. La madre invece era in pizzeria per lavoro. I genitori hanno 25 e 23 anni, vivono nel parco Ice Snei ad Acerra, in via Nobile.
La piccola è stata azzannata alla testa e al volto dal pitbull, ferite che poi si riveleranno essere mortali. Il padre, sentito dagli inquirenti, ha raccontato di essersi addormentato e che non si sarebbe accorto di nulla. Al risveglio, avrebbe trovato la figlia in una pozza di sangue. Immediata la corsa alla Villa dei Fiori di Acerra, ma la piccola è morta poco dopo l’arrivo in ospedale, troppo il sangue perso.
Ma resta comunque qualcosa di poco chiaro nella versione del padre, che all’inizio aveva fornito una versione diversa, probabilmente per difendere l’animale. Aveva raccontato che, ad aggredire la figlia, era stato un cane randagio mentre passeggiavano in strada. Poi, sentito dagli inquirenti, ha fornito quella che ad ora risulta essere la versione reale dei fatti.
Il pitbull aveva già aggredito in passato
Il pitbull era già noto per aggressioni in passato. La scorsa estate, l’animale era scappato da casa e, mentre girovagava vicino all’abitazione, aveva aggredito un altro cane che era spasso con una dog sitter. In quella occasione, sempre alcuni vicini avevano chiesto alla coppia di verificare la pericolosità del cane.
Intanto divampano già le polemiche. La coordinatrice nazionale di Italia Viva, Raffaella Paita, chiede di vietare il commercio dei pitbull in Italia. “L’ennesimo dramma, questa volta ad Acerra: una bambina di 9 mesi è morta sbranata nel suo letto da un pitbull – afferma la parlamentare – è ora di vietare il commercio di questi animali, inadatti strutturalmente alla convivenza con l’uomo e con i bambini. Mi batterò in Parlamento per raggiungere questo obiettivo. Basta morti innocenti ed evitabili”.