mercoledì, Luglio 30, 2025
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Caivano, ragazzino disabile costretto a prostituirsi: “Se non lo fai, diciamo tutto a tuo padre”

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Avrebbero costretto un minore disabile a prostituirsi, inducendolo anche a consumare della cocaina durante un rapporto. Con queste accuse sei persone sono finite nel mirino della Procura della Repubblica di Napoli che ha concluso le indagini che vedono coinvolti presunti sfruttatori e clienti del minore A riportare la notizia è CasertaNews , che spiega che i fatti si sarebbero verificati nove anni fa, quando la vittima, affetta da un disturbo dell’apprendimento e da un deficit dell’attenzione, aveva meno di 16 anni. Secondo la ricostruzione del pubblico ministero Luigi Santulli, sarebbero stati un 28enne e un 32enne di Recale a costringere alla prostituzone il minorenne, conducendolo di volta in volta dai clienti, a cui veniva ‘lasciato’ dopo aver concordato il prezzo per le prestazioni sessuali (20 o 30 euro per ogni rapporto). Nei guai anche i clienti, residenti ad Orta di Atella, Napoli, Marcianise e Maddaloni, che dovranno ora difendersi dalle accuse mosse a loro carico.

In una circostanza, il pagamento avvenne anziché in soldi, in cocaina, che sarebbe stata fatta consumare al 16enne al fine di convincerlo ad avere rapporti sessuali. Nel caso specificoi, il cliente avrebbe ‘regalato’ al ragazzino 500 euro, che sarebbero poi stati portati via dai 2 sfruttatori dietro minaccia. Una volta condotto il 16enne in un luogo appartato a Caivano, i 2 uomini avrebbero minacciato lo stesso di riferire tutto al padre e di rendere pubblica la sua attività, se questi non avesse consegnato loro il denaro.

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