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venerdì, Marzo 29, 2024
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Camorra scatenata a Napoli: un morto a Miano e 3 feriti tra Rione Traiano e Ponticelli

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Camorra scatenata a Napoli: un morto a Miano e 3 feriti tra Rione Traiano e Ponticelli. Oggi pomeriggio il cadavere di Pasquale Angellotti è stato ritrovato all’interno di un’auto in via Liguria, nella zona di Miano, ex feudo dei Lo Russo. Si tratta di omicidio, infatti, gli agenti della Squadra Mobile di Napoli sono sul posto per condurre per i rilievi del caso. La zona è stata transennata dagli agenti. Sull’auto sono stati rinvenuti diversi fori di proiettile, dunque c’è la conferma che si tratterebbe di un omicidio di stampo camorristico.

Urla di amici e parenti della vittima, giunti sul posto per il riconoscimento del cadavere. Secondo una prima ricostruzione, la vittima sarebbe stata affiancata dai sicari giunti in scooter. I killer hanno esploso a bruciapelo diversi colpi di pistola prima di scappare. Secondo gli ultimi sviluppi delle indagini, Angellotti stava cercando di riorganizzare la famiglia dei Capitoni.

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LA SITUAZIONE CRIMINALE A MIANO

A Miano sarebbe ancora in atto una significativa riorganizzazione degli assetti a seguito delle vicende giudiziarie che hanno colpito lo storico clan Lo Lusso. Questi ultimi sono stati colpiti da numerosi provvedimenti cautelari, condanne a carico di elementi di spicco e collaborazioni avviate da alcuni esponenti apicali. Questi eventi avrebbero rafforzato i propositi espansionistici del confinante clan Licciardi e l’affermazione di compagini composte da ex affiliati che si sono divise il territorio di Miano per la gestione delle attività illecite.

Nell’area Ncopp Miano opera il gruppo Cifrone in sinergia con i Perfetto (imparentati con i Lo Russo), mentre nell’area di ‘Abbasc Miano’ sono attive le famiglie Balzano-Scarpellini-D’Errico i cui componenti sono stati quasi tutti arrestati dalla DIA e dai Carabinieri nel febbraio 2020 nell’ambito dell’operazione “Thyrus”.

Il gruppo Cifrone è stato invece oggetto della misura cautelare eseguita il 20 ottobre 2020 nei confronti di alcune suoi elementi di spicco tra cui figura un pregiudicato proveniente dai ranghi storici del clan Lo Russo.

Le indagini hanno permesso di ricostruire le attività del sodalizio a partire dalla sua costituzione fino al momento della frattura con i Balzano-Scarpellini-D’Errico evidenziando in particolare la diretta discendenza dei Cifrone dal clan Lo Russo rispetto al quale “non si assiste ad una novazione, bensì ad una successione a titolo particolare di un consesso che utilizza lo stesso metodo e si pone le medesime finalità criminali del precedente”, scrive la Dia nella sua ultima relazione.

AGGUATI AL RIONE TRAIANO 

Tanto sangue. Tanta paura. Quello degli ultimi due feriti nelle ultime ventiquattr’ore. Quella dei residenti di Soccavo vecchia e del Rione Traiano costretti a fare i conti con la malanapoli. Ieri sera l’agguato contro il 28enne Antonio Artiano conosciuto nel quartiere con il soprannome di Antony: si tratta del 23enne figlio di Giovanni vecchio colonnello del clan Grimaldi e per un lungo periodo reggente del gruppo fondato dal boss Ciro ‘Settirò’.

Il giovane è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco che l’ha raggiunto alla testa in via Marco Aurelio. Il ragazzo è stato portato nell’Ospedale del Mare dove si trova attualmente ricoverato in pericolo di vita. L’agguato è avvenuto intorno alle 19. Sull’accaduto sono in corso indagini da parte degli uomini della squadra mobile (dirigente Alfredo Fabbrocini) e di quelli del commissariato San Paolo. Un agguato che farebbe pensare ad una ‘risposta’ agli altri due raid avvenuti nelle ultime ore.

Attentato contro Fabio Volpe

Ventiquattro ore prima le pallottole avevano sibilato tra le strade di Soccavo vecchia con il ferimento di Fabio Volpe in via Croce di Piperno. Una vendetta molto probabilmente per una sparatoria avvenuta qualche giorno prima poco distante, al Rione Traiano nella zona della ‘99’. Se si vuole conoscere quello che sta accadendo nella zona flegrea è da qui che bisogna necessariamente partire. Secondo indiscrezioni investigative vi sarebbe stato un agguato mancato nella zona della 99 contro un ras un tempo vicino ai Grimaldi e adesso orbitante in ambienti dei Sorianiello. Un raid che potrebbe aver avuto come ‘risposta’ proprio il ferimento di Volpe. La situazione da qualche mese era già radicalmente cambiata.

I Vigilia sarebbero da tempo sulla difensiva potendo contare soltanto su un cugino del boss e su un manipolo di giovanissimi. Sull’altro fronte invece vi sarebbe stato il ritorno di personaggi legati alla vecchia guardia dei Grimaldi (alcuni anche dalla Germania) oltre al non ancora ben definito ruolo del ras che tutti in zona conoscono con l’appellativo di ‘Buttafuori’: si tratta di un nome già emerso nei recenti fatti di sangue di Fuorigrotta degli anni scorsi che potrebbe aver avuto un ruolo ‘occulto’ dietro quello che sta accadendo a Soccavo. Un tempo fedelissimo del boss Ciro Grimaldi ‘Settirò’ l’uomo, secondo le ultime informative di polizia, era colui che negli ultimi tempi, grazie anche alla mediazione dei Baratto-Volpe, aveva allargato considerevolmente il suo giro proprio a Fuorigrotta.

CAPPA DI PIOMBO A PONTICELLI

È Luigi Amitrano l’ennesimo ferito della guerra in corso a Ponticelli. Il 48enne, ritenuto organico al gruppo dei De Luca Bossa, è stato raggiunto ieri dai sicari in Piazza Vincenzo Aprea fuori l’istituto comprensivo Toti-Borsi-Giurleo. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Ponticelli che hanno subito avviato le indagini del caso. Amitrano è stato trasportato in ospedale con una ferita alla gamba destra ma le sue condizioni non destano preoccupazioni. E’ fratello di Domenico Amitrano che qualche mese fa si fece immortalare insieme a Emmanuel De Luca Bossa quasi a voler suggellare una rinnovata intesa tra i loro gruppi.

Domenico Amitrano, nipote dei fratelli Sarno è inoltre cugino di Luigi Amitrano, il giovane autista del boss Vincenzo Sarno che perse la vita nell’agguato stragista organizzato da Antonio De Luca Bossa. La loro ‘pax’ non è passata inosservata tanto che negli ultimi tempi sono state segnalate minacce e pestaggi nei confronti dei loro parenti. L’ultimo episodio in tal senso fa riferimento ad un pestaggio subito da una parente degli Amitrano nel Rione De Gasperi

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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