Nell’ordinanza contro i clan di Napoli Est è finita anche la Ballata dei Gigli di San Giovanni a Teduccio. Il provvedimento disposto dal gip del Tribunale di Napoli, Roberto D’Auria, testimonia che gli affiliati occupano ampi settori socio-economici della città al fine di testimoniare la loro egemonia nel quartiere e in particolare quella dei loro capi. A tale logica non si è sottratto il clan Formicola che ha occupato la Ballata dei Gigli. L’edizione attenzionata dalle forze dell’ordine si svolse dal 31 agosto al 3 settembre del 2017 nella zona dell’edilizia popolare in via Alveo Artificiale, conosciuta come il Bronx.
L’AUTORIZZAZIONE E IL CALENDARIO DEGLI EVENTI
L’1 e il 2 settembre si tennero due spettacoli musicali. Il 3 settembre venne dedicata alla cosiddetta Alzata del Giglio, si tratta del trasporto dell’enorme struttura di legno trasportata dai cullatori nelle strade del quartiere.
Gli eventi regolarmente autorizzati dal Comune di Napoli come nel caso della concessione del suolo pubblico ed il rispetto di tutti gli adempimenti previsti. Alla luce della massiccia presenza di spettatori le autorità predisposero, però, un servizio di osservazione e di ordine pubblico.
LA PRIMA SERATA DELLA FESTA DEI GIGLI
Alla prima serata canora parteciparono alcuni cantanti neomelodici, ma l’attenzione delle forze dell’ordine si pose sulla presentazione al pubblico del padrino dei festeggiamenti. Si trattò di un astro nascente del calcio che arrivò a bordo di un calesse trainato da un cavallo. Le forze dell’ordine lo identificarono grazie all’utilizzo dei social, scoprendo che si trattava di un minorenne figlio di un pregiudicato del clan Formicola tra i vertici dell’omonimo clan.
Il 45enne è legato da vincoli di parentela con il capostipite del clan Gaetano Formicola, quest’ultimo ucciso in un agguato di camorra. Inoltre la mattina del 3 settembre venne annunciato l’arrivo del padrino della festa con il sottofondo musicale della colonna sonora del film Il Padrino.
LA BALLATA DEI GIGLI
Nel corso della ballata uno dei capo paranza, colui che guida i cullatori dell’enorme struttura di legno, omaggiò la famiglia Marigliano. Questo segno di riconoscenza sarebbe stato frutto del sovvenzionamento economico alla manifestazione, infatti, molti cullatori indossavano le t-shirt del bar della famiglia.
IL BLITZ CONTRO I CLAN
Sono nomi pesanti, anzi pesantissimi quelli finiti nelle maglie della giustizia grazie all’operazione di ieri notte degli uomini della squadra mobile e del commissariato San Giovanni-Barra. Gli agenti hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 37 persone. Gravemente indiziati dei reati di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, detenzione e porto di armi da fuoco aggravati. Il provvedimento cautelare ricostruisce l’esistenza del cartello criminale Rinaldi-Reale-Formicola operante, prevalentemente nel quartiere di San Giovanni a Teduccio in contrapposizione con il clan Mazzarella. Leggi tutti i dettagli.
Le indagini ricostruiscono attraverso le intercettazioni, telefoniche ed ambientali, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia ed i riscontri, l’operatività del cartello e gli scontri armati con il clan Mazzarella. Attività condotte a partire dalla seconda metà dell’anno 2014 fino al 2019. L’obiettivo era il controllo delle attività illecite nell’area orientale della città di Napoli, nelle zone di piazza Mercato e Porta Nolana. Nonché nei comuni di san Giorgio a cremano e Portici.