Cambia ancora colore la mappa dell’Italia: sono otto le regioni pronte ad entrare in una nuova fascia di rischio, in base all’indice Rt di contagio. Si tratta di Campania, Valle d’Aosta, Toscana, Emilia-Romagna, Friuli, Marche, Puglia e Umbria.  La Campania sarà zona arancione da domenica 6 dicembre: l’ordinanza che sancisce il ‘passaggio’ di colore dovrebbe essere firmata nelle prossime ore dal ministro della Salute Roberto Speranza. L’eventuale passaggio in zona gialla sarà oggetto di valutazioni nei successivi dieci giorni. Secondo il report dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute, sono tre le regioni giudicate a rischio ‘alto’: Puglia, Sardegna e Calabria (giudicata non valutabile e quindi equiparata alla fascia di rischio maggiore). Gran parte delle Regioni sono considerate a rischio moderato mentre Basilicata e Campania sono considerate a rischio basso.

Verso la zona arancione: le regole

Coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.

Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalle Regioni, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.

Bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio.

Centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno.

Negozi chiusi, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali mercati chiusi, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari.

Didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e terza media. Capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%). Musei e mostre chiusi. Corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi.