Carcere per i cantanti neomelodici. E’ l’ipotesi prevista da una proposta di legge che prevede di punire penalmente, con la detenzione fino a tre anni, chi esalta in pubblico le gesta dei mafiosi, a partire proprio da quei cantanti neomelodici che esaltano nei loro testi la malavita e la criminalità organizzata, glorificando figure o episodi ad esse collegate, o che denigrano persone che lottano contro la criminalità, a partire dai pentiti.
“Chiunque mediante spettacoli pubblici o la diffusione di testi o produzioni audio o video o attraverso i social network o qualsiasi mezzo telematico, inneggia a persone o fatti legati alla criminalità organizzata ed alla criminalità mafiosa o denigra persone distintesi per attività di qualunque tipo contro la criminalità organizzata, è punito con la reclusione fino a tre anni, salvo che il fatto non costituisca reato più grave”, si legge nel testo.