Pur di raggiungere il loro obiettivo erano disposti a pagare. E per questo motivo, tre giovani si sono muniti di microtelecamera e auricolare e -riporta Il Mattino– si sono fatti suggerire le risposte giuste durante il concorso per infermiere all’ospedale Cardarelli, a Napoli. I tre adesso sono coinvolti in un’informativa di polizia giudiziaria, mentre sul caso è stato allertato anche il Ministero della Sanità.
Dopo l’avvenire della vicenda è stata aperta un’inchiesta. Prossimamente, inoltre, si terrà il concorso alla Mostra d’Oltremare aperto agli operatori socio sanitari. I posti disponibili sono circa settanta, mentre la lista degli iscritti conta migliaia di persone. Anche in quel caso servirà maggiore attenzione per far sì che non accada quanto successo per il test destinato ai futuri infermieri.
Anche Borrelli ha messo voce in capitolo, esprimendo il suo disappunto: «Dobbiamo insegnare ai giovani che non bisogna essere furbi, ma preparati. Creare dei precedenti è utile a scoraggiare nuovi truffatori intenti a fare lo stesso». Sono questo le parole del consigliere Regionale, che poi conclude così: «Non ci dev’essere spazio per queste persone nel nostro sistema sanitario, ma solo a chi avanza per meritocrazia».