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giovedì, Aprile 18, 2024
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Tenta l’estorsione per il clan Gionta, arrestato dopo le minacce all’imprenditore

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Tentata estorsione per il clan Gionta, arrestato dopo le minacce all’imprenditore. Ieri mattina personale del Commissariato di polizia di Torre Annunziata eseguiva un’ ordinanza di custodia cautelare. Provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini
Preliminari del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura distrettuale di Napoli.

L’arrestato è Carlo Caglia Ferro, 49enne di Torre Annunziata.  A carico dell’uomo risultano acquisiti gravi indizi di colpevolezza per tentata estorsione aggravata dal metodo camorristico avendo in più occasioni. Nel 2020 avvicinò un imprenditore della zona a cui avrebbe chiesto il pagamento di una somma di denaro a nome dei Gionta, clan camorristico attivo nella città oplontina.

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L’INFLUENZA CRIMINALE DEL CLAN GIONTA A TORRE ANNUNZIATA

Dunque l’influenza criminale dei Valentini è segnalata nell’ultima relazione pubblicata dalla Dia. “A Torre Annunziata restano attivi i clan Gionta e Gallo-Cavalieri seppur incisivamente colpiti negli ultimi anni da numerosi arresti e condanne che hanno riguardato soprattutto le figure apicali e i ranghi militari. Di contro hanno consentito un riciclo vitale dell’organizzazione le recenti scarcerazioni di alcuni elementi di vertice, la consistente disponibilità di armi e munizioni e la proficua gestione delle rispettive casse comuni che garantisce la sistematica retribuzione degli affiliati“.

IL QUARTO SISTEMA

A tali storiche consorterie si è di recente contrapposto un nuovo gruppo autonomo criminale denominato Quarto Sistema, Sauriell-Scarpa, attivo nella
zona di Torre Annunziata e nei comuni limitrofi. Tale sodalizio ha aggregato soggetti giovanissimi alcuni dei quali familiarmente legati al gruppo criminale dei Pisielli – frangia del clan Gallo-Cavalieri dedita al narcotraffico. Questa ennesima presenza sullo scacchiere criminale ha ulteriormente inciso sull’instabilità e le fibrillazioni del territorio dando luogo a una serie di scontri che, a partire dai primi mesi del 2020, hanno di volta in volta visto protagonisti e vittime esponenti delle rispettive fazioni”, conclude la relazione della Dia.

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