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sabato, Aprile 20, 2024
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Sgominata la banda dei ‘cavalli di ritorno’, furti d’auto nei parcheggi del Vulcano Buono

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Sgominata la banda dei ‘cavalli di ritorno’, furti d’auto nei parcheggi del centro commerciale Vulcano Buono. Stamattina i carabinieri della stazione di San Vitaliano hanno fermato i responsabili di diversi colpi. Dopo le indagini della Procura di Nola i militari hanno eseguito la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di due indagati. Arresti domiciliari e divieto di dimora a Nola per altri due complici.

Numerosi sono gli episodi accertati dalle forze dell’ordine e dalla magistratura. L’operazione di oggi costituisce un ulteriore risultato positivo raggiungo dall’Autorità Giudiziaria e dai carabinieri impegnati quotidianamente nella repressione dei reati predatori nell’area nolana.

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COME AGIVA LA BANDA DEI CAVALLI DI RITORNO

Tra novembre 2019 e marzo 2020 i malviventi sono stati responsabili di estorsioni con il metodo del cavallo di ritorno, di furti aggravati e di ricettazione di veicoli. La complessa attività investigativa ha permesso di individuare il modus operandi della banda. Infatti gli inquirenti hanno condotto servizi mirati di osservazione e pedinamento, monitoraggio delle utenze ed acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza urbana.

LA TECNOLOGIA USATA PER I FURTI D’AUTO

In tempi record i criminali rubavano le auto parcheggiate in strada e quelle in sosta all’esterno del centro commerciale Vulcano Buono di Nola. Inoltre i malviventi riuscivano a nascondere i veicoli grazie a diversi complici. Alla fine chiedevano dai 250 ai 2500 euro alle vittime per la restituzione del mezzo.

L’indagine è stata chiamata Hi Tech Thieves poiché i furti venivano effettuati mediante l’illecito utilizzo di centraline clonate che garantivano la perfetta duplicazione dei sistemi elettronici di accensione degli automezzi. La banda utilizzava, sopratutto, la tecnologia On Board Diagnostic in soli sessanta secondi.

L’UTILIZZO DELLA PORTA OBD

La porta OBD è presente in tutte le auto dal 1990 e permette ai meccanici di collegare strumenti di diagnostica per trovare più velocemente errori e malfunzionamenti. E’ simile alla presa che si trova dietro ogni schermo del pc, quindi permette di leggere informazioni che si trovano nella centralina. 

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