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martedì, Marzo 19, 2024
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Minacce e insulti a Ciro Verdoliva, lo sfogo del direttore dell’Asl Napoli 1: “Querelo Report per diffamazione”

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Ignoti, alle 3 di questa notte, hanno rivolto minacce e offese al citofono del direttore dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva. Lo rende noto lo stesso dirigente intervenuto in una trasmissione radiofonica di Radio Crc. In quell’occasione il dirigente della sanità campana ha annunciato che denuncerà il fatto alle autorità.

Sono un uomo pubblico – ha detto – se qualcuno ha qualcosa da dirmi può farlo, le porte del mio ufficio sono aperte. Non tollero che venga attaccata la mia sfera privata e la mia famiglia. Questi individui sono dei vigliacchi che, nascondendosi dietro l’anonimato, non hanno il coraggio di prendersi le responsabilità delle proprie azioni. Tutto questo grazie al fatto che una trasmissione Rai, quindi una tv pubblica, abbia mostrato le immagini del portone di casa mia“.

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Le polemiche dopo il servizio di Report

Il dirigente dell’Azienda Sanitaria Locale 1 di Napoli nelle ultime ore si è trovato al centro di una bufera nata da un servizio di Report. La trasmissione Rai ha messo sotto ai raggi X la sanità campana e il dirigente napoletano. Nel servizio dal titolo “Lo sceriffo si è fermato a Eboli” si è posta l’attenzione sui nuovi ospedali prefabbricati covid e i due piani vuoti dell’Ospedale del Mare. Poi sul dg Asl 1 Ciro Verdoliva raccontando pure le ristrutturazioni della sua abitazione. Inoltre, la trasmissione Rai, ha anticipato una notizia – poi smentita – del decreto di scioglimento dell’Asl Napoli Uno per le infiltrazioni camorristiche al San Giovanni Bosco firmato dal ministro Lamorgese. L’intero servizio è al centro di un mistero nato dalla rete. Secondo quanto segnalato da molti utenti, infatti, l’inchiesta sarebbe sparita dal database della piattaforma Rai Play.

Ciro Verdoliva annuncia querela

 «Esprimere un giudizio a caldo – ha affermato Verdoliva sulla questione scioglimento – non sarebbe giusto. Ma ho dato mandato al mio legale – per il contenuto dei fatti, anche per le modalità del racconto – di tutelare, anche in sede giudiziaria, l’onorabilità dell’Azienda e mia personale». Verdoliva ha tenuto a prendere le distanze da quanto affermato e ha ribadito di aver agito per «contrastare i fenomeni di illegalità e i comportamenti sbagliati dei singoli che vengono alla luce. Ogni minuto impiegato a difenderci dalla macchina del fango – ha detto – è un minuto sprecato. Ciò non toglie che fa male assistere a spettacolarizzazioni che con fake news miste a pochi contenuti veri, decontestualizzati e montati ad arte, hanno il solo obiettivo di danneggiare qualcuno”.

“Penso – ha concluso Verdoliva – sia necessario e doveroso difendere l’impegno di quanti, mettendo a rischio concreto la propria integrità fisica, hanno reso possibile una resistenza all’emergenza con risultati inconfutabili che sono sotto gli occhi di tutti».

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