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venerdì, Aprile 19, 2024
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La foto del cadavere di Alex inviata al papà: “Ora non è più di nessuno”

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Erzsebet Bradacs fermata con l’accusa di omicidio la mamma del bimbo di due anni. Lei avrebbe adagiato morto sul nastro trasportatore della cassa di un supermercato a Po’ Bandino, una frazione di Città della Pieve. Si tratta di una 44enne di nazionalità ungherese senza fissa dimora. Il provvedimento è stato adottato dal sostituto procuratore Manuela Comodi, dopo aver sentito la donna che, al momento, non ha ammesso quanto accaduto.

I TAGLI SUL PETTO DI ALEX

“Ha rapito il mio Alex il giorno in cui avrebbe dovuto consegnarmelo perché il tribunale lo aveva affidato a me, è scappata in Italia e lo ha ucciso e poi ha confessato di averlo ammazzato in un messaggio a un amico”. E ancora: “La madre aveva anche minacciato di dare fuoco al bambino e nonostante ciò non hanno fatto nulla. Tutti vedevano come non fosse assolutamente adatta a crescere un figlio ma non le è stato tolto”. E nel messaggio con la foto del piccolo ucciso c’era scritto “ora non apparterrà a nessuno di noi”.

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Norbert Juhasz, il padre del piccolo Alex, il bambino di due anni ucciso a coltellate a Po’ Bandino, frazione di Città della Pieve, parla dall’Ungheria. E lo fa con tre interviste, rilasciate a Messaggero Umbria, Nazione Umbria e Corriere dell’Umbria. La madre del piccolo  Erzsebet Katalin Bradacs, – è accusata di omicidio volontario aggravato e sottoposta a fermo nel carcere di Capanne. Nella mattinata di lunedì 4 ottobre si terrà l’udienza davanti al gip di Perugia per decidere in merito alla richiesta di convalida.

LA FOTO DEL FIGLIO

Un altro elemento a carico della mamma è una foto del figlio insanguinato trasmessa al padre del piccolo in Ungheria tramite una piattaforma social. L’uomo alla vista di quell’immagine ha “allertato tutte le autorità competenti”.

FIORI E PELICHE PER ALEX

Fiori, macchinine e anche un peluche sono stati lasciati sul cancello che porta al casolare abbandonato di Pò Bandino ieri sarebbe stato ucciso  il bimbo di due anni poi portato ormai morto in un vicino supermercato. A voler raggiungere il luogo, non distante dal supermercato, sono soprattutto bambini, colpiti dalla tragica notizia. Il peluche – un asinello di colore giallo – è stato fissato alle sbarre del cancello con una rosa bianca. Le macchinine rosse sono state invece lasciate a terra, vicino a due vasi di fiori.

 

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