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domenica, Giugno 23, 2024
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Clan Cutolo e Sorianiello, arrivano gli sconti in appello per i ras del Rione Traiano

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Sconti di pena e due assoluzioni eccellenti. Questa la sentenza d’appello arrivata quest’oggi per i vertici dei clan Cutolo e Sorianiello finiti al centro di un’inchiesta per droga e associazione nel maggio di due anni fa. Alla sbarra figuravano personaggi di primo piano della mala flegrea come Giuseppe Mazzaccaro ‘Peppe della Novantanove’, indicato come reggente del gruppo che proprio nelle palazzine della zona detta ’99’ la sua roccaforte. Mazzaccaro era difeso dall’avvocato Claudio Davino riuscito a ridimensionare di più della metà la pena per il suo assistito.

Mazzaccaro infatti in primo grado era stato condannato a 15 anni di carcere ma in appello ha visto la sua pena ridursi sensibilmente a sei anni. Grande eco invece assumono le assoluzioni di Vincenzo Pauciullo (difeso dall’avvocato Leopoldo Perone e dall’avvocato Antonella Regine) rispetto ai 10 anni e sei mesi del primo grado, e per Giuseppina Ostinato (difesa dagli avvocati Antonella Regine e Andrea Imperato), moglie del boss Salvatore Cutolo ‘Borotalco’ che in primo grado aveva addirittura rimediato una condanna a 14 anni.

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Il ras del Casale

Un altro risultato di assoluto rilievo è quello del ras del Casale di Posillipo di Antonio Calone che ha visto la sua pena scendere da 16 anni e otto mesi a 10 anni: tutto merito delle argomentazioni del suo legale, l’avvocato Antonio Rizzo, che ha ridimensionato le accuse per il suo assistito. Altra riduzione significativa quella per Stefano Scevola che passa dai 14 anni del primo grado agli otto anni e dieci mesi dell’appello, difeso da Simone Mancini. Le ordinanze di custodia cautelare, firmate dal gip Fabrizio Finamore, emesso all’esito di una complessa attività di indagine, furono eseguite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Napoli – Bagnoli e coordinata dalla D.D.A. in un maxi blitz del maggio dello scorso anno.

Il triumvirato che gestiva il gruppo Cutolo dell’area flegrea

I dati probatori a sostegno dell’emissione dell’ordinanza cautelare permisero di ricostruire l’esistenza e l’operatività del gruppo camorristico capeggiato da Gennaro Carra, Vincenzo Cutolo (figlio di Salvatore e di Giuseppina Ostinato) e di Francesco Pietrolungo nell’area territoriale del Rione Traiano, facendo luce sulle dinamiche e sulle finalità associative (traffico di stupefacenti ed estorsioni), nonché sulle modalità di gestione della “cassa comune”, funzionale anche al mantenimento degli affiliati detenuti e dei loro familiari. Tra le altre condanne emesse quest’oggi ci sono Ciro Capocelli (8 anni e dieci mesi), Ciro Pauciullo (7 anni e 4 mesi), Paolo Perrella (8 anni e dieci mesi), Andrea Mennone (8 anni e dieci mesi).

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