«Il cartello casertano dei Casalesi, nonostante le numerose inchieste giudiziarie e i provvedimenti patrimoniali, riesce ancora efficacemente a difendere e curare i propri interessi illeciti attraverso ramificazioni finanziarie anche internazionali e importanti reti di imprese controllate da fiduciari dell’organizzazione. A tale scopo – sottolinea la Dia nell’annuale rapporto fornito – i Casalesi possono contare su interlocutori con specifiche e diverse competenze professionali, capaci di gestire attività economiche di elevata e sofisticata complessità».
Quello che preoccupa maggiormente gli analisti, quindi, è un graduale inserimento delle organizzazioni nel sistema economico e politico che, talvolta, è individuabile con minore precisione ed efficacia.