La camorra di Marano è storicamente legata alla mafia come confermato dai tanti pentiti. Infatti il clan fondato da Lorenzo Nuvoletta fu l’unico gruppo non siciliano a essere ammesso come componente della Commissione di Cosa Nostra. Proprio il vecchio padrino venne indicato, già dal collaboratore di giustizia Tommaso Buscetta, come uomo d’onore legato a Michele Greco, detto il Papa, e poi referente dei Corleonesi di Totò Riina. Gli arresti del Capo dei Capi e dei suoi fedelissimi portarono al progressivo sgretolamento del potere dell’ala stragista, ma i rapporti tra il clan Nuvoletta e i siciliani sembrano non essere cessati.
Le frodi e i soldi del clan Nuvoletta
Lo scorso 14 novembre i magistrati degli uffici di Palermo e Milano della Procura Europea hanno sgominato una organizzazione che avrebbe messo a segno un’evasione d’Iva per centinaia di milioni di euro. Operazioni illeciti portate avanti tramite la fatturazioni di operazioni inesistenti nel settore dei prodotti informatici.
La prima cellula dell’organizzazione sarebbe stata diretta dal 51enne palermitano Antonio Toni Lo Manto e dal 49enne maranese Simone Liparulo. Entrambi avevano rapporti sia il gruppo internazionale guidato dal belga-siciliano Rodolphe Ballaera e dal milanese Paolo Falavigna che con quello romano capeggiato da Marco Mezzatesta.
Nel marzo del 2022 il vertice dell’organizzazione Ballaera in un’intercettazione ammette le pressioni ricevute della mafia e dalla camorra: “Dai cominciamo così…e dopo ogni tanto vediamo un po’ per la parte finanziaria… ci ho cinquanta società che possiamo ogni tanto…piantare… e… e lasciamo un po’ di factoring in giro e dopo…perché già sono puntato ormai… ci ho Palermo sopra la testa…ora ci ho pure Napoli sopra la testa…dividiamo….“.
Il ruolo di Lo Manto
L’imprenditore Antonio Lo Manto è ritenuto uno dei promotori della cellula, inglobata nella più ampia associazione, che avrebbe unito il livello internazionale e quello della filiera legata alla camorra. Il 52enne sarebbe intervenuto per agevolare la collaborazione fra le diverse cellule e avrebbe avrebbe garantito personalmente nel caso di conflitti alla luce della caratura criminale riconosciutagli per i suoi contatti con i Corleonesi. Secondo gli investigatori sarebbe esistita una partnership redditizia con i sodalizi capeggiati da Toni e Cosimo Marullo in grado di garantire ingenti fatturazioni e di generare grandi guadagni.
Un matrimonio importante
Liparulo avrebbe avuto anche lui un ruolo fondamentale, al pari di Lo Manto, grazie al suo matrimonio con la sorella di Giovanni Nuvoletta, nipote di Lorenzo e del boss ucciso Ciro. Tra il 2020 e il 2021 il 49enne sarebbe stato il riferimento economico della cosca maranese nel settore delle frodi carosello.
Libero Lorenzo Margiore e Vittorio Feleco sarebbero stati legati a Liparulo e a Lo Manto nell’esecuzione delle frodi grazie alle loro due società. Inoltre si sarebbero occupati della cura degli interessi economici e del riversamento dei profitti illeciti agli esponenti della camorra.
Giovanni Nuvoletta avrebbe ricevuto parte dei ricavi illeciti ottenuti dalle frodi Iva, prima dal cognato Liparulo e successivamente e da altri membri del gruppo. Infine i ricavi avrebbero aiutato la gestione della mala maranese.
Gli altri membri
C’erano altre due persone che avrebbero agito sotto le direttive del 51enne palermitano e del 49enne maranese: Luigi Oliva avrebbe gestito e percepito i proventi illeciti dai deal creati da Mezzatesta con alcune società di missing trader; Massimiliano Noviello avrebbe eseguito le frodi carosello attraverso la gestione di diverse società occupandosi della logistica, degli obblighi amministrativi e anche della cura degli interessi economici frutto dalle frodi.
Una conversazione tra amici
Nel febbraio del 2018 sono stati intercettati Nuvoletta e Lo Manto, dalle loro parole emergerebbe uno strettissimo rapporto personale.
Giovanni Nuvoletta: Nella mia vita te lo dico sempre non c’è cosa più bella al mondo dell’amicizia vera e sincera… quindi io ti rispondo vero e sincero!… Sono schifato!… E non ho parole!… Pure di altro… altro non ho… mi vergogno solo di lui…cioè proprio come uomo!!… Ma penso sia normale perché io e tu siamo legna tagliata dalla stessa acacia!…
Omissis… che siamo fratelli è inutile dirlo Toni…, sai tutte cose la vivi casa mia! Sei un familiare per noi…lo sai..
Antonio Lo Manto: Si.