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sabato, Aprile 27, 2024
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Cognati uccisi a Sant’Antimo, Caiazzo: “Avevano una relazione, ma ho ucciso solo lui”

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È durato 3 ore e mezza l’interrogatorio a Raffaele Caiazzo, 44 anni compiuti il 22 maggio, principale sospettato del duplice omicidio di Sant’Antimo, in cui sono morti il genero e la nuora, Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane.

L’uomo, in stato di fermo, è accusato di duplice omicidio volontario. Stando a quanto si legge su Il Mattino, davanti al pm è apparso piuttosto confuso. Ha ammesso il primo omicidio, senza però riuscire a spiegare ciò che è successo dopo. Caiazzo ha spiegato al magistrato di aver avuto un’accesa discussione con il figlio, sposato con Maria Brigida Besacane, in quanto fosse convinto che in due cognati avessero una relazione segreta.

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“Io so che ‘quei due’ avevano un rapporto, ma la mia famiglia non mi ha mai voluto dare ascolto – ha detto Caiazzo –. Eppure io Luigi l’ho visto tre volte salire a casa di Maria… ma loro non mi ascoltavano: e ieri sera mio figlio mi ha minacciato: ‘Papà, se non la finisci con queste paranoie, se continui a insinuare queste falsità, allora io non ti faccio vedere più i nostri figli!'”. Un rimprovero che anziché far ragionare l’uomo, avrebbe fatto scaturire la furia dell’uomo.
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