Commercianti e pusher di Pianura erano costretti a pagare la doppia estorsione a due clan diversi: da una parte c’erano i Carillo-Perfetto e dall’altra i Marsicano-Esposito-Calone. Il retroscena emerge dall’ultima ordinanza di custodia cautelare che ha portato dietro le sbarre 11 soggetti. Tra gli episodi ricostruiti c’è quello che vede come vittime un certo «zio» il quale, con la scusa di aver subito una contrazione nelle vendite di stupefacente («i panni non li sta vendendo più come prima»), ha versato nelle mani di un affiliato 250 € in luogo dei canonici 300.
Un’altra vittima è quella oggetto della telefonata intercorsa il 25 giugno ’23. L’uomo chiese una dilazione nel pagamento avendo subito da quegli «altri» la chiusura forzata dell’attività
non essendo stato in grado di versare la somma di 10.000 euro che gli avevano imposto.
Marsicano tuttavia, si mostrò irremovibile.
Lo sconosciuto, per captare la benevolenza dei suoi esattori, si offrì anche di mediare
per far rientrare dallo scoperto «o’ nirone» il quale, a dispetto dell’avvertimento
perentorio ricevuto solo due mesi prima, tornò ad essere insolvente.
