Se al sud l’emergenza Coronavirus non è ancora entrata nel vivo, a nord il covid-19 miete vittime con frequenza impressionante. Tra i casi più eclatanti c’è Bergamo con 142 morti in 18 giorni. Nel capoluogo bergamasco sono finiti i posti nelle camere mortuarie e le salme stanno riempendo le chiese. In 18 giorni 142 vittime.
Coronavirus, A Bergamo camere mortuarie degli ospedali piene, le salme anche in chiesa
Le camere mortuarie degli ospedali cittadini, non reggono più, e il Comune deve fare la sua parte, dando spazio e pietoso riposo anche alle spoglie di chi è arrivato in ospedale da fuori città, ed è morto di «polmonite interstiziale», il principale effetto del virus senza vaccino.
Anche le camere mortuarie del cimitero sono esaurite
Non regge neanche la camera mortuaria del cimitero cittadino. Per accogliere i feretri, prima della cremazione, è stata anche aperto il Tempio di Ognissanti, la moderna chiesa del cimitero, occupata mediamente da 40 bare ogni giorno.
Coronavirus, troppi morti: in provincia di Bergamo i rintocchi funebri solo una volta al giorno
A spaventare è la media delle persone morte quotidianamente. Si è passati dai 4-5 di un sabato ordinario di inizio marzo, 20 di questi tempi. Numeri spaventosi che si scontrano con situazioni al limite della realtà che si verificano nella provincia bergamasca. A Zogno, infatti, il parroco ha deciso di suonare una sola volta le campane a morto, perché altrimenti i rintocchi funebri andrebbero avanti per l’intera giornata.