Nuove restrizioni molto forti per limitare i contagi da coronavirus. L’ingresso e l’uscita saranno vietate per tutta la Lombardia e per 11 province di Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte e consentite solo per motivi “gravi e indifferibili”, di lavoro o di famiglia. È quanto stabilito nel decreto che sarà emanato nelle prossime ore dal governo. Al momento sono 5.061 i malati confermati (con un incremento di 1.145 persone nelle ultime 24 ore) mentre ammontano a 233 le vittime del coronavirus.
Oltre alla Lombardia, nel provvedimento vengono estese le nuove norme a 11 province di Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria. Nella bozza del decreto che verrà firmata nelle prossime ore è prevista la sospensione delle attività sciistiche e degli eventi pubblici. “Chiusi musei, palestre, piscine, teatri, stop ai concorsi pubblici ad esclusione del personale sanitario”, si legge nel primo documento. Particolari restrizioni saranno introdotte anche per le attività commerciali: “Bar e ristoranti dovranno mantenere l’obbligo di distanza di un metro altrimenti l’attività sarà sospese”. La stessa norma vale anche per i negozi che dovranno rispettare la distanza di un metro per i clienti pena una sanzione. Qualora non dovessero riuscire a garantirla per motivi strutturali “dovranno chiudere chiusura”. Viene esteso anche il divieto di accesso al pronto soccorso e hospice. Le riunioni di lavoro dovranno essere rinviate e si dovrà privilegiare lo smart working. Nel decreto c’è un invito a limitare la mobilità interna alle “zone di sicurezza”.
Nelle prossime ore i divieti saranno estesi a tutta Italia in particolare a discoteche, locali da ballo e feste, pub e sale giochi, sale scommesse e bingo. Non si potranno organizzare feste o eventi pubblici. I ristoranti e bar dovranno mantenere un metro di distanza. Le restrizioni dovrebbero restare in vigore almeno fino al 3 aprile.