Il magistrato del Tribunale di sorveglianza di Reggio Emilia compatente sul carcere di Parma ha respinto la richiesta del legale di Raffaele Cutolo in merito ad un possibile rientro a casa del boss e fondatore della Nco. La richiesta di scarcerazione presentata dall’avvocato Gaetano Aufiero ha ricevuto risposta negativa. Nei giorni scorsi sono state tante le polemiche, sia da parte di esponenti delle istituzioni che da magistrati impegnati nella lotta alla criminalità organizzata in merito all’eventualità di una liberazione, seppure in regime di arresti domiciliari, del sanguinario boss della provincia di Napoli, recluso al 41 bis.
A incoraggiare l’iniziativa dell’avvocato era stata la circolare del 21 marzo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria che, tra le righe, apriva alla possibilità che detenuti con patologie gravi e non compatibili con il regime carcerario, con l’impossibilità di essere curati in ospedali con padiglioni di massima sicurezza potessero presentare istanza di scarcerazione.