Nel giorno della celebrazione dei defunti, tiene banco un altro problema nel complesso cimiteriale di Poggioreale a Napoli: quello del riconoscimento delle salme interessate dagli ultimi crolli risalenti ad inizio ottobre.
CROLLI AL CIMITERO DI POGGIOREALE, IL SINDACO MANFREDI IN VISITA CON L’ARCIVESCOVO BATTAGLIA
Problema sul quale si è espresso lo stesso sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, questa mattina in visita al cimitero di Poggioreale insieme all’Arcivescovo don Mimmo Battaglia. “Stiamo lavorando laddove la competenza è del Comune e in parallelo stiamo accelerando le procedure di recupero delle salme interessate dai crolli. Dopo il dissequestro, avvenuto poche settimane fa, adesso insieme ai vigili del fuoco sono iniziate le operazioni”, ha affermato il sindaco.
“NECESSARIO L’ESAME DEL DNA PER IL RICONOSCIMENTO”
Il sindaco ha poi ammesso la possibilità di un riconoscimento delle salme più malridotte attraverso il test del DNA. “C’è una procedura concordata con i vigili del fuoco e con i carabinieri. Tale procedura prevede il recupero e progressivamente la raccolta di tutte le informazioni che vengono prelevate in sede di recupero delle macerie. Lì dove tale procedura non sarà possibile, il riconoscimento si opererà con il DNA”.
Riguardo la zona interessata, invece, dai crolli lo scorso gennaio, Manfredi ha affermato che “l’area ora è sicura, c’è il controllo dei periti della Procura e dei nostri consulenti: la situazione è stabilizzata già da marzo”.
“DIMENTICATI DA DIO E DAGLI UOMINI”
Il sindaco Manfredi, come anticipato, ha visitato con l’Arcivescovo Battaglia le zone interessate dai crolli. Qui hanno pregato e deposto dei fiori. E nel corso dello spostamento tra un cantiere e l’altro, due donne, familiari di salme coinvolte nei crolli, rivolgendosi al vescovo hanno detto: “Siamo stati dimenticati da Dio e dagli uomini”.
