Domani, alle ore 11 presso la chiesa di San Marco Evangelista a Giugliano, si terranno i funerali di Antonio Esposito.
Il 29enne si trovava agli arresti domiciliari a causa di alcuni precedenti per rapina e truffa. Evaso dai domiciliari, sarebbe stato coinvolto in una rapina presso il distributore di benzina “Ital Mare” in zona Lago Patria, ma durante la fuga sarebbe successo qualcosa. Probabilmente un malore e i complici, forse per paura di essere scoperti e per non lasciare alcuna traccia di quanto appena commesso, lo avrebbero abbandonato lì al suo destino.
Per due giorni si sono susseguite le ricerche da parte dei carabinieri, che hanno scandagliato tutti i canneti e canali della zona di Lago Patria, Licola e Varcaturo fino al triste epilogo. Il corpo, che era in acqua da almeno tre giorni, è stato riconosciuto grazie ai tatuaggi ancora visibili.
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Esposito era difeso dall’avvocato Luigi Poziello. Il giovane era agli arresti domiciliari (per rapina aggravata), è evaso venerdì per commettere un’altra rapina e da allora era scomparso.
A lanciare l’appello per la sua scomparsa già da domenica era stata anche la compagna Luisa: “Antò c me cumbinat t preg fatt vre. Amo spero che non trovano nessun corpo t preg nun cia facc chiu 😭😭😭😭😭😭😭E comm facc a ciò dicr e figlij mijjj Amo tuorn t preg A ro staij amo nun cia facc chiu”, scrisse la donna.
Dai primi accertamenti pare che Esposito avesse commesso questo raid ai danni del distributore insieme ad alcuni complici, sarebbero poi scappati a bordo di un’auto rubata che poi si sarebbe spenta. A quel punto avrebbero abbandonato l’auto e si sarebbero nascosti nella zona del canneto lungo la Domiziana dove ci sarebbe uno stagno. Lì Esposito si sarebbe sentito male ed i complici lo avrebbero abbandonato. Forse proprio uno di loro avrebbe chiamato in via anonima i carabinieri per segnalare la presenza del cadavere. Uno dei complici si sarebbe poi presentato dai carabinieri e raccontato tutto, mentre un altro complice sarebbe ricercato.
Il cadavere di Antonio Esposito è stato riconosciuto grazie ai tatuaggi che erano visibili sul corpo, nonostante fosse in stato di decomposizione dovuto al tempo trascorso in acqua. Sulla salma è stata disposta l’autopsia che servirà ad accertare con esattezza tempi e modalità che hanno portato al decesso.


