Suicidio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Luzmil Toci, 31 anni, in carcere per il femminicidio della moglie Eleanor Toci, si è tolto la vita intorno oggi poco dopo le 13.
Il suicidio è avvenuto nell’articolazione psichiatrica del carcere sammaritano, nel quale il 31enne scontava la condanna per aver ucciso la moglie il 9 ottobre 2024 nella loro abitazione a San Felice a Cancello davanti ai loro due figli allora di 6 e 4 anni.
Ancora un suicidio in cella, Ciambriello: “Un’estate difficile per le carceri italiane”
Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della Campania, ha sottolineato che l’estate calda e il sovraffollamento rendono insostenibile la vita all’interno degli istituti penitenziari. Con il suicidio odierno, il numero totale dei suicidi in Italia dall’inizio dell’anno sale a 36. A questi si aggiungono 78 morti per cause da accertare.
In Campania, la situazione è particolarmente preoccupante. Dall’inizio dell’anno si registrano cinque suicidi: due nel carcere di Poggioreale, uno a Secondigliano, uno a Santa Maria Capua Vetere e uno nella R.E.M.S. di San Nicola Baronia, in provincia di Avellino.
Ciambriello ha affermato che “morire di pena non è un destino”. Ha evidenziato come le morti in carcere debbano responsabilizzare tutti noi che viviamo liberi. La società civile, la politica e l’amministrazione penitenziaria devono interrogarsi sulle cause di queste tragedie.
“Ci colpiscono nell’immediato”, ha detto Ciambriello riguardo alle morti in carcere, “ma spesso non ci poniamo domande sul perché accadono”. Ha concluso con un appello: “Dobbiamo fare tutti di più”.
La questione del benessere dei detenuti richiede attenzione e azioni concrete da parte delle istituzioni competenti.