Massimo Gallo stava cercando nuove rotte per poter acquistare la droga e le avrebbe trovate a Milano grazie al contatto con Francesco e Giuseppe Varacalli. Nell’ultima inchiesta contro i clan di Caivano sono stati indagati anche i fratelli calabresi poiché il gruppo napoletano sarebbe andato a comprare 5 chili cocaina al nord Italia. Il boss, detto ‘o chiatto, avrebbe acquistato dai fornitori calabresi anche alcuni telefonini Blackberry da usare esclusivamente per i loro contatti.
La preparazione del viaggio e l’intercettazione
La sera del 17 novembre 2019 Gallo avrebbe ordinato al corriere Armando Crisafo di viaggiare in treno fino a Milano. Dal dialogo sembra lampante che non si trattò della prima volta che venne effettuata quell’operazione, tant’è che l’affiliato fece riferimento al prezzo del biglietto pagato la volta precedente.
Armando Crisafo: Sempre alle cinque lo prendo, così alle nove e un quarto sto li.
Massimo Gallo: Vai solo tu.
A. C: Sii E con chi devo andare? Noi quanto lo pagammo il biglietto, non mi ricordo, 210 euro andata e ritorno? Può essere mai?.
Il viaggio da Napoli a Milano
Nella notte tra il 18 e il 19 novembre 2019, Gallo e la moglie Pasqualina Cepparulo partirono a bordo di una Porsche Cayenne mentre Vincenzo Di Paola e Gianni Natale guidarono una Mercedes Classe A per raggiungere i Varcalli in un’autofficina a Pavia e in una casa a Motta Visconti in provincia di Milano. Armando Crisafo, invece, sarebbe partito in treno per raggiungere la meta e lì i suoi complici gli avrebbero consegnato una Mercedes da guidare fino a Caivano.
Dunque Gallo avrebbe pagato il carico 181mila euro, dopodiché, sarebbe partito in Porsche, mentre Crisafo avrebbe guidato l’auto tedesca carica della droga acquistata dai Varcalli. Quella rotta, però, è stata scoperta dalle forze dell’ordine anche grazie all’arrestato del corriere. In passato la moglie del boss di Caivano lo avrebbe accompagnato in trasferta così come captato in un’intercettazione nella quale ci sarebbe un riferimento all’abitazione di Francesco Varacalli: “Dove sta andando a casa sua? Dove andammo l’altra volta?”.
Inoltre le forze dell’ordine acquisirono le immagini dei sistemi di videosorveglianza nel Comune di Motta Visconti, così da ricostruire l’intero percorso svolto dagli indagati: dall’arrivo nella carrozzeria dei fratelli Varacalli fino al carico dell’auto e al conseguenziale ingresso in autostrada per il ritorno in Campania.