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giovedì, Aprile 25, 2024
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Estorsione a Forcella e alla Maddalena, stangata per i Mazzarella: 9 arresti. I NOMI

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Estorsione e tentata estorsione con l’aggravante di aver agito per favorire l’associazione camorristica. Con queste accuse gli uomini della polizia di Stato, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, di Napoli, hanno sottoposto a fermo sette persone, un’operazione già anticipata qualche giorno fa da Internapoli.it;il provvedimento ha interessato:

  1. GAROFALO Ciro (cl.1972);
  2. GEMEI Gaetano (cl.1986);
  3. MICILLO Marco (cl.1978)
  4. LIGUORI Rosaria (cl.1971);
  5. RAPICANO AIELLO Lorenzo (cl.1961);
  6. DELLA PORTA Gaetano (cl.1951);
  7. SALVIA Pasquale (cl.1982),

I sette, sono gravemente  indiziati, a vario titolo, dei delitti di estorsione e tentata estorsione, con le aggravanti dell’aver agito per favorire l’associazione camorristica. Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia, sono state avviate da personale della squadra mobile e del commissariato Vicaria – Mercato, con l’avallo anche del Reparto Prevenzione Crimine, a seguito delle dichiarazioni rese da alcuni venditori ambulanti del mercatino rionale del quartiere Maddalena che hanno denunciato di essere stati vittime,dal 2017 ad oggi, di reiterate minacce estorsive perpetrate da soggetti che hanno fatto valere l’appartenenza al gruppo Ferraiuolo, storica ‘costola’ dei Mazzarella e operante nella zona della Maddalena. Le investigazioni  hanno permesso di riscontrare sette estorsioni contro venditori ambulanti costretti a versare somme variabili da 20 a 210 euro, a titolo di tangente settimanale, e taluni anche ulteriori somme (50 euro) in occasione delle festività natalizie e pasquali, per esercitare l’attività di vendita di merce sulle bancarelle del mercato della Maddalena, nonché quattro tentate estorsioni in danno di venditori i quali, nonostante le minacce rivolte nei loro confronti, talvolta anche di morte “se non paghi ti sparo e ti ammazzo”, si rifiutavano di pagare. I fermati sono stati portati presso il carcere di Secondigliano ad eccezione di Rosaria Liguori che è stata ristretta presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere. In aggiunta il gip del tribunale di Napoli, a seguito di richiesta di convalida del fermo e di applicazione di misura cautelare, ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti dei 7 fermati, nonchè di Antonio D’Andrea e di Vincenzo Lucci. D’Andrea in particolare è colui che, qualche mese fa, aveva chiesto il pizzo agli operai del cantiere Unesco di porta Capuana. Tra le persone fermate c’è anche Lorenzo Rapicano Aiello, padre di Biagio storico esponente del clan Mazzarella da tempo in galera nonchè Gaetano Gemei indicato come il guardaspalle di Salvatore Barile considerato l’attuale reggente del clan.

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