Estorsione e traffico di droga per il clan Longobardi-Beneduce, scattano le manette. Altri arresti su ordine della procura generale della repubblica presso la corte di appello di Napoli da parte dei Carabinieri della Compagnia di Pozzuoli. Trasferiti in carcere il 40enne Francesco Romano e il 34enne Alberto De Simone.
Il 40enne dovrà scontare presso il carcere di Secondigliano la pena di 1 anno e 8 mesi per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso. Inoltre il 34enne dovrà scontare la pena di 1 anno e 3 mesi per estorsione aggravata presso il carcere di Poggioreale. Dunque gli arresti fanno rifermento all’attività di contrasto al locale clan camorristico Longobardi – Beneduce condotta dalla Compagnia di Pozzuoli e conclusasi nel novembre 2016.
BLITZ CONTRO IL CLAN LONGOBARDI-BENEDUCE
Nel novembre del 2016 i Carabinieri del Comando provinciale di Napoli eseguirono tra Pozzuoli e Giugliano, 43 arresti tra capi e affiliati dei ‘Longobardi-Beneduce’. Tutti, dunque, ritenuti a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso e di associazione finalizzata al traffico di droga, estorsioni, lesioni personali aggravate e detenzione e porto abusivo di armi aggravati da finalità mafiose.
Le ordinanze di custodia cautelare allora emesse dal gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea. Nel corso di indagini dei carabinieri di Pozzuoli accertarono l’appartenenza degli indagati al sodalizio criminale, inoltre, documentato il controllo camorristico sul traffico di stupefacenti sulle ‘piazze di spaccio’. Accertati episodi di estorsioni a imprenditori, commercianti, perfino ai parcheggiatori abusivi.