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sabato, Aprile 27, 2024
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Estorsioni e droga, retata all’alba contro il clan di camorra: 14 arresti

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I militari, con l’ausilio di unità cinofile, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia – nei confronti di 14 persone gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, nonché dei reati di estorsione, danneggiamento, detenzione di materiale esplodente, detenzione e porto illegale di armi e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, tutti con l’aggravante del metodo mafioso.

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La maggiore parte degli indagati è beneventana tra cui due persone di Sant’Agata dei Goti, tre di Airola, altrettante di Moiano, uno di Dugenta, tre di San Martino Valle Caudina e uno di Santa Maria a Vico.

Questi i destinatari della custodia cautelare in carcere: Luigi Bisesto, 61 anni, di Sant’Agata dei Goti, Francesco Buono, 31 anni, di Airola, Raffaele Cesare, 49 anni, di Dugenta, Fiore Clemente, 65 anni, di San Martino Valle Caudina, Rinaldo Clemente, 41 anni, di San Martino Valle Caudina, Alessandro Massaro, 29 anni, di Airola, Biagio Massaro, 30 anni, di Airola, Pasquale Massaro, 25 anni, di Airola, Francesco Pio Morzillo, 22 anni, di Moiano, Pietrantonio Morzillo, 46 anni, di Moiano, Domenico Nuzzo Piscitelli, 51 anni, di Santa Maria a Vico, Vittorio Saturnino, 67 anni, di Sant’Agata dei Goti, Luca Truocchio, 23 anni, di Moiano, Umberto Vitagliano, 59 anni, di San Martino Valle Caudina.

Sono impegnati nella difesa, tra gli altri, gli avvocati Teresa Meccariello, Ettore Marcarelli, Pierluigi Pugliese, Vittorio Fucci, Danilo Riccio, Valeria Verrusio.

L’operazione ha preso di mira il clan Pagnozzi e le sua ramificazioni a Moiano, Airola, Paolisi, Sant’Agata dei Goti, Dugenta, Durazzano, Limatola, Arpaia, Forchia e, sul versante casertano, San Felice a Cancello.

Al centro delle indagini due estorsioni ed altre tre tentate compiute tra il 2018 ed il 2020 a Dugenta, Sant’Agata, moiano, Sant’Agata ed Airola, con i titolari di alcune imprese costretti a fare i conti con le irruzioni a mano armate nei cantieri, con l’esplosione di ordigni, anche nei pressi delle abitazioni, e l’incendio di mezzi (come il trattore di un’azienda boschiva), per costringerli a versare la tangente.

Un panorama, quello disegnato dalle indagini, che include anche il danneggiamento, con esplosivo, di due auto a Bonea Santa Maria a Vico, e quello di un esercizio commerciale in allestimento lungo la statale Appia.

Infine, il capitolo della detenzione ai fini di spaccio di cocaina, crack, hashish e marijuana.

 

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