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giovedì, Aprile 18, 2024
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Faida di Secondigliano. Uno ‘sgarro’ spaccò i clan prima dell’omicidio Montanino

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Ben prima che Cosimo Di Lauro decidesse di ‘mettere a stipendio’ gli ex colonnelli del padre e che fossero uccisi Fulvio Montanino e Claudio Salierno avvennero due episodi che sancirono, nei fatti, la spaccatura tra il gruppo di via Cupa dell’Arco e gli Abbinante del Monterosa. A raccontarlo è stato sempre Gennaro Notturno che ha ricostruito quali scelte strategiche di ‘Cosimino’ decretarono il malumore degli affiliati più vecchi. Tra questi gli omicidi di Renato Tramontano e Mariano Nocera, delitti avvenuti senza aver avvertito gli uomini del boss Raffaele detto ‘Papele ‘e Marano’.

Alla domanda del procuratore generale se Montanino avesse ucciso qualche affiliato degli Abbinante Notturno ha sempre fatto i nomi di Nocera e Tramontano spiegando:«Tramontano era un affiliato, apparteneva alla famiglia Prestieri. Apparteneva ai Prestieri Renato Tramontano. Apparteneva a Fusco Francesco, che anche lui fu ucciso. Gli Abbinante se la presero a male perché non l’avevano messi al corrente di questo omicidio. L’avevano pesò così, diciamo che non l’avevano preso proprio bene questo fatto, ma soprattutto riguardante Mariano Nocera che era proprio un loro affiliato».

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