È ancora sotto choc la città di Battipaglia dove ieri Marco Aiello, un idraulico di 38 anni, ha ucciso sua moglie, Maria Rosa Troisi, di 37, casalinga, a seguito di una terribile lite.
“Venite, c’è una lite in famiglia”. Con una telefonata, arrivata ai carabinieri intorno alle 12.30, l’uomo aveva avvisato di cosa stesse accadendo. Giunti sul posto, i militari hanno scoperto il corpo della moglie riverso in cucina in una pozza di sangue. Ad ucciderla, con un unico fendente alla giugulare, proprio il marito. La coppia ha anche due figli, di 10 e 8 anni, che al momento della tragedia non erano in casa. Aiello potrebbe averli portati a casa dei nonni per rimanere solo con la loro mamma: una pista, quella della possibile premeditazione, sulla quale si vuole luce.
“Mi tradiva da tempo con una persona che conosco bene, poi lei ha iniziato a minacciarmi ed ha preso il coltello…” avrebbe confessato Aiello durante l’interrogatorio fiume in carcere. A riportarlo è Giornale del Cilento. Sarebbe stato il sospetto di un adulterio tutto da dimostrare, dunque, a spingere l’uomo a compiere il folle gesto.
Il cordoglio della sindaca di Battipaglia Cecilia Francese
“Quella scia di sangue che è stata definita “femminicidio”, e che ogni anno vede la morte di decine e decine di donne, spesso uccise dai propri mariti, compagni o comunque persone di famiglia, ha lasciato la sua impronta anche a Battipaglia. Un dramma! Questo è il momento del dolore e della vicinanza alla famiglia ed in particolare ai figli della coppia. Le istituzioni locali saranno vicine alla famiglia.
Per il resto l’invito che continuiamo a rivolgere in modo pressante a tutte le donne è quello di denunciare senza esitare le situazioni di pericolo in cui possono venirsi a trovare, le minacce e le violenze di cui sono vittime. Il Comune si è organizzato con strutture per dare una accoglienza alle donne che devono allontanarsi dalle famiglie per sottrarsi a situazioni di rischio. Così come la Amministrazione è pronta a costituirsi parte civile in ogni procedimento giudiziario a danno di chi usa violenza in qualsiasi forma alle donne”.
Quarto femminicidio in Campania nel 2023
Quello di Maria Rosa Troisi è del quarto femminicidio avvenuto in Campania quest’anno, dopo quelli di Maria Brigida Pesacane, 23enne uccisa l’8 giugno a Sant’Antimo in provincia di Napoli assieme al cognato Luigi Cammisa, quello di Angela Gioiello, 38 anni, uccisa a Pozzuoli lo scorso 28 luglio, ed infine quello di Anna Scala, 56 anni, uccisa a Piano di Sorrento lo scorso 17 agosto.