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giovedì, Aprile 25, 2024
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Omicidio Fortuna Bellisario, Vincenzo Lo Presto tornerà in carcere ma non ora

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L’ottava sezione, collegio E, del Tribunale del Riesame di Napoli ha disposto il ripristino della custodia cautelare in carcere per Vincenzo Lo Presto, 43 anni, condannato a dieci anni di reclusione, con rito abbreviato, per l’omicidio preterintenzionale della moglie, Fortuna Bellisario, avvenuto a Napoli, nel 2019.

Omicidio di Fortuna Bellisario, Vincenzo Lo Presto torna in carcere

I giudici hanno anche disposto che il provvedimento resti sospeso fino a quando il pronunciamento non sarà diventato definitivo, quindi, dopo la decisione della Corte di Cassazione, davanti alla quale il legale del 43enne presenterà ricorso.
Il Riesame ha accolto l’istanza di appello presentata lo scorso 15 marzo con la quale la Procura di Napoli ha chiesto il riconoscimento, nei confronti di Lo Presto, del reato di omicidio doloso e non di omicidio preterintenzionale e, di conseguenza, anche una pena maggiormente afflittiva, commisurata al reato.

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“Confido nella suprema Corte di Cassazione, il tempio del Diritto, dove non possono trovare ragione le interferenze mediatiche”, ha detto l’avvocato Sergio Simpatico, legale di Lo Presto, che annuncia il ricorso in Cassazione. Il processo di primo grado prese il via ipotizzando nei confronti dell’imputato il reato di omicidio doloso. Successivamente venne chiesta l’attenuazione in omicidio preterintenzionale, per il quale il gup emise una condanna a dieci anni di reclusione.

Lo scorso 23 febbraio il 43enne, che per problemi di deambulazione è costretto stare su una sedia a rotelle, è stato scarcerato e messo ai domiciliari nell’abitazione della mamma, a Napoli, dal Tribunale, dopo due anni di detenzione. Una decisione che ha suscitato forte disapprovazione nell’opinione pubblica.
“L’assenza del dolo è ineccepibile – ha aggiunto l’avvocato di Vincenzo Lo Presto – anzi, il mio assistito ha subìto un torto in quanto aveva diritto alla scarcerazione un anno prima.
Sottolineo – ricorda l’avvocato – che non è possibile generare un ematoma subdurale con percosse incapaci di provocare danni alla scatola cranica”. 

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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