Il gambizzato in piazza a Napoli è il nipote del boss ucciso a Caivano. Nella tarda serata di domenica i Carabinieri della Compagnia Stella arrivarono all’ospedale Pellegrini dove si presentò Francesco Di Micco. Il 30enne di Caivano presentava una ferita di arma da fuoco al polpaccio della gamba sinistra.
Secondo il racconto del 30nne, reso ai militari, avrebbe reagito ad un tentativo di rapina nei dintorni di Piazza Carlo III. A De Micco sono stati prescritti 21 i giorni di prognosi. Sono ancora in corso le indagini per chiarire dinamica del ferimento ma i carabinieri stanno seguendo anche la pista della parentela con Giuseppe Di Micco .
L’OMICIDIO DI GIUSEPPE DI MICCO
Dunque Francesco sarebbe il nipote dell’allora 52enne ucciso il 24 aprile del 2003. Nella foschia delle campagne di Pascarola, la Fiat Punto sulla quale viaggiava Giuseppe Di Micco finì nel mirino dei killer.
L’ex boss reggente si rese immediatamente conto di essere finito in una trappola mortale. Dunque giunto in via Lutrario accelerò al massimo cercando di distanziare gli inseguitori ma venne raggiunto in via Semonella, la strada principale di Pascarola. Li sicari iniziarono a sparare contro Di Micco che perse il controllo dall’auto, finita poi contro un cancello.
Dopo l’arresto del capo zona Giuseppe Marino, Di Micco prese la gestione del gruppo camorristico operando prevalentemente nel settore del traffico degli stupefacenti e delle estorsioni nel comune di Caivano e territori limitrofi.