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venerdì, Aprile 26, 2024
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Francesco e Pietro denunciarono malori prima della tragedia, disposta l’autopsia

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Il Pubblico Ministero della Procura di Milano, Luigi Luzi, titolare del procedimento penale per la tragica morte di Francesco Mazzacane che vede indagato per il reato di omicidio colposo e lesioni personali colpose gravissime C. G. G., 49 anni, il legale rappresentate del residence Linate di Novegro, dove il giovane alloggiava e sarebbe rimasto intossicato dalle esalazioni di monossido di carbonio verosimilmente dovute a un guasto dell’impianto di riscaldamento. Il pm ha disposto per domani, mercoledì 16 novembre, alle ore 8, presso l’obitorio comunale di Milano, l’esame autoptico sulla salma per accertare le esatte cause del decesso.

Alle operazioni peritali parteciperà anche il medico legale Marco Filippo Scaglione, quale consulente tecnico di parte messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui, attraverso il consulente legale Vincenzo Carotenuto e con la collaborazione dell’avv. penalista Laura Carla Bastia, del Foro di Milano, si sono affidati per essere assistiti sia i familiari della vittima sia quelli del suo compagno, il 21enne Pietro Caputo, rimasto a sua volta gravemente intossicato: il ragazzo, ricoverato in condizioni disperate all’ospedale Fatebenefratelli, si è miracolosamente risvegliato dal coma lunedì.

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Studio3A indicherà un proprio consulente tecnico anche per le altrettanto fondamentali operazioni peritali che molto probabilmente il Sostituto procuratore ordinerà sulla caldaia e l’intero impianto per capire le ragioni del mal funzionamento e della fuga di gas o anidride carbonica che sarebbe stata fatale a Mazzacane.

I GIOVANI DENUNCIARONO EMICRANIE E VOMITO

I due giovani alloggiavano nella camera 68 della struttura ricettiva. Francesco, orginario di Torre del Greco, aveva trovato di recente impiego al supermercato della Esselunga in via Washington, a Milano, e il compagno Pietro, originario di Torre Annunziata , lo aveva seguito da alcuni giorni. I due giovani peraltro, come ha specificato la madre della vittima nella denuncia querela sporta il 10 novembre presso la stazione dei carabinieri di Segrate , si erano già sentiti male, accusando mancamenti, emicranie e vomito, nei due giorni precedenti, tanto da chiamare il 118.

Il 7 novembre Mazzacane era stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale San Raffaele di Milano, visitato e dimesso con la prescrizione di un farmaco; l’indomani, 8 novembre, entrambi erano stati condotti al Policlinico di San Donato Milanese dove, dopo essere rimasti per alcune ore in osservazione, avevano diagnosticato loro un’intossicazione alimentare rimandandoli a casa.

Un volta eseguita l’autopsia, l’autorità giudiziaria darà il nulla posta per la sepoltura e i familiari di Francesco Mazzacane, che oltre alla mamma lascia in un dolore immenso anche un fratello più piccolo a cui era legatissimo, potranno fissare la data dei funerali, che saranno celebrati a Torre del Greco.

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