La vicenda sarebbe emersa dalle ricostruzioni di alcuni collaboratori di giustizia. Ha come protagonista la famiglia Diana e, soprattutto, la madre del super boss del clan dei Casalesi, Michele Zagaria. I due imprenditori casertani, attivi da anni nel campo del riciclo di materiale plastico (la Erreplast con sede nella zona A.S.I. di Marcianise), avrebbero aiutato la famiglia del boss Zagaria. Nel dettaglio, secondo i pentiti, i Diana avrebbero accompagnato la madre del boss in Francia per una visita specialistica. Poi, sempre secondo le ricostruzioni dei collaboratori di giustizia, avrebbero avuto un ruolo nel favoreggiamento della latitanza del boss. Intanto, però, erano diventati un emblema di legalità e di lontananza dalle dinamiche criminali che caratterizzano l’agro aversano. Avevano creato la Fondazione Mario Diana, dedicata al padre ucciso proprio dal clan dei Casalesi. Ad oggi, sembra che tutto ciò non sia bastato a tenerli lontani dal clan.
Processo ai fratelli Diana, aiutarono la madre di Zagaria portandola in Francia per una visita
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