Furti d’auto tra Mugnano, Afragola e Casalnuovo: in manette 14 ‘cannibali’. Stamattina nelle province di Napoli, Benevento ed Avellino, i Carabinieri della Compagnia di Caserta eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di 18 persone. I militari casertani ricevano il supporto dei colleghi territorialmente competenti. I carabinieri concludevano un’articolata attività di indagine diretta dalla Procura della Repubblica sammaritana.
Gli indagati sono gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere
finalizzata al furto, ricettazione e riciclaggio di autovetture. Undici persone sottoposte alla misura cautelare della custodia in carcere, per 3 persone applicata la misura degli arresti domiciliari mentre per altre 4 persone veniva prescritto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza.
L’INDAGINE DOPO L’ARRESTO
L’attività investigativa, avviata nel febbraio 2018 a seguito dell’arresto in flagranza di un soggetto per furto d’auto, consentiva di ricostruire le dinamiche criminali consumate nel capoluogo casertano e nei comuni limitrofi, permettendo di individuare, grazie ad intercettazioni nonché ad attività di osservazione, controllo e pedinamento, l’esistenza di un gruppo di soggetti, specializzati nel furto aggravato. Reati aggravati dall’uso della violenza, nonché dal danno patrimoniale di rilevante gravità, ricettazione e riciclaggio di autovetture.
GLI 84 COLPI TRA NAPOLI E CASERTA
Accertati ben 84 episodi di furto di autovetture, reati consumati in un arco temporale compreso tra la fine del gennaio 2018 ed i primi giorni del febbraio 2019, eventi localizzati soprattutto nella città di Caserta e di Santa Maria Capua Vetere. Furti riscontrati anche a Casalnuovo, Afragola, Mugnano, San Martino Valle Caudina, Roccabascerana ed Arpaise.
COLPI DA MAESTRI NEI FURTI D’AUTO
Attraverso le intercettazioni emergeva la maestria degli indagati nel commettere i furti. Infatti si servivano di centraline abilmente modificate e la suddivisione i ruoli alla vigilia dei colpi. Esecuzione materiale, ricettazione e riciclaggio dei veicoli, condotte finali realizzate smontando le vetture e disarticolandole, così da occultarne l’origine. Poi i pezzi dei veicoli venivano immessi sul mercato, ma gli acquirenti erano spesso inconsapevoli della provenienza illecita dei prodotti acquistati.
Inoltre durante lo svolgimento delle indagini venivano individuati due diversi depositi nei quali venivano portati i veicoli rubati. Ne conseguiva l’arresto in flagranza di 7 persone scoperte a montare le auto rubate dalle quali recuperavano di centinaia di parti meccaniche e di carrozzeria.