Non sarebbero stati trovati monossido di carbonio e acido solfidrico negli accertamenti sui cosiddetti palloncini, ovvero quelle bolle d’aria imprigionate sullo yacht da 17 metri sul quale è morto Giovanni Marchionni, il ventunenne di Bacoli deceduto lo scorso 8 agosto a Portisco, a Olbia.
Giovanni Marchionni morto in Sardegna, esclusa la presenza di gas tossici sullo yacht
E’ quanto trapela dalle prime notizie informali che arrivano dagli esami di laboratorio effettuati a Treviso.
A rivelarlo all’ANSA è l’avvocato Giampaolo Murrighile, che insieme al collega Sebastiano Giaquinta, tutela la proprietà dell’imbarcazione da diporto. “Già i primi esperimenti avevano escluso la presenza di gas tossici e quindi rimaneva l’incognita del laboratorio – spiega Murrighile – ora possiamo dire che, nell’informalità, abbiamo il responso e si conclama quello che già era emerso l’ultima volta e in contraddizione con la penultima volta, ovvero l’assenza di monossido di carbonio e di acido solfidrico. Addirittura, nel prelievo fatto all’interno della batteria riferisce, come giusto che sia, la presenza di gas idrogeno che è in misura assolutamente compatibile con una ricarica”.


