I commercialisti giuglianesi Leoncino Domenico e Leoncino Ruben, la Signora Maria Russo (moglie di Domenico e mamma di Ruben) erano imputati poiché in concorso tra loro, a vario titolo, con più condotte esecutive di un medesimo disegno criminoso, avrebbero creato un passivo di euro 2.569.085,57 ed attivo pari a zero di una società immobiliare, nonché avrebbero distratto occultato le scritture contabili.
Processati con rito ordinario, a seguito di un processo dibattimentale davanti al Tribunale collegiale di Napoli Nord (Presidente Dottoressa Amodeo), la direzione distrettuale antimafia (Pubblico Ministero Dottoressa Ida Frongillo) aveva chiesto la condanna dei commercialisti Domenico e Ruben Leoncino ad anni tre di reclusione e di Russo Maria ad anni due di reclusione.
Il Tribunale aversano, accogliendo le arringhe degli avvocati Matteo Casertano e Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, ha assolto gli stessi “per non aver commesso il fatto”.

