Ha deciso di non sottoporsi alle domande del Gip del tribunale di Napoli Nord Vincenzo Saladino e del Pm Cesare Sirignano ma ha presentato una memoria scritta contenente dichiarazioni spontanee, nella quale ha dichiarato di non aver mai preso tangenti nè chiesto posti di lavoro. Questa la posizione dell’ex sindaco Antonio Poziello durante l’interrogatorio preventivo avvenuto stamattina davanti al gip Vincenzo Saladino del tribunale di Napoli Nord. Poziello, dimessosi dalla carica di consigliere comunale, è indagato nell’inchiesta Teknoservice ed è accusato di corruzione e turbativa d’asta. L’accusa, che ha chiesto per Poziello i domiciliari, ritiene che il politico abbia intascato una tangente da 300mila euro per favorire la società Teknoservice nell’affidamento dell’appalto da 120 mln di euro per 7 anni. Tesi smentita da Poziello il quale – attraverso la memoria scritta depositata dal suo legale avv. Michele Giametta – ha dichiarato di non aver mai preso o veicolato soldi per altre persone nè di aver partecipato a spartizioni di posti di lavoro.
Anche l’imprenditore Luigi Vitiello (difeso dall’avvocato Antimo D’Alterio) pure lui indagato nell’ambito della stessa inchiesta ed a rischio domiciliari, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Con questi due ultimi interrogatori di oggi si chiude il calendario delle persone da ascoltare, adesso il gip dovrà decidere sulle eventuali misure cautelari da applicare. Ad essere ascoltato, due giorni fa, è stato il sindaco Nicola Pirozzi il quale ha invece deciso di rispondere alle domande.