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giovedì, Marzo 28, 2024
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«Gli dava 2mila euro al mese», il retroscena sul ras ucciso a Qualiano

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Tra gli omicidi della prima faida ricostruiti dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita due giorni fa dagli agenti della squadra mobile di Napoli c’è quello di Federico Bizzarro, il referente di Melito per i Di Lauro ucciso dal suo stesso clan per la troppa smania di indipendenza e per il timore di Cosimo Di Lauro, di altre e più importanti defezioni nel suo gruppo (come poi effettivamente avvenne). Il primo a parlare di quel delitto è stato Gennaro Notturno ma altre importanti rivelazioni sono giunte da Giuseppe Ambra che, pur appartenendo ad una stagione criminale successiva (sarà tra i protagonisti della terza faida ndr), è stato in grado di fornire alcuni elementi di assoluto valore probatorio. Il ras durante quel periodo si occupava di spaccio nelle case dei puffi; Mariano Abete, figlio di Arcangelo, disponeva che al figlio del ‘coreano’ (ovvero Rosario Fusco) venisse versato un mensile di 2mila euro. Ambra ha spiegato ai magistrati che Abete si era raccomandato di non far mancare mai il sostegno economico ai suoi familiari in quanto il ‘Coreano’ era stato condannato all’ergastolo per un omicidio commesso anche da suo padre.

Nel verbale del 30 luglio 2015 il riferimento è chiaro:«Ho appreso dell’omicidio Bizzarro da Giovanni Raia, che a sua volta lo seppe direttamente da Arcangelo Abete, che fu uno dei responsabili e l’esecutore. Con Raia si parlava di Abete come killer assai determinato e Raia mi disse che questo omicidio venne deciso da Cosimo Di Lauro, ma non era possibile colpire Bizzarro in strada perchè colui girava con un Fiorino blindato e si doveva aspettare il momento giusto per colpirlo… Bizzarro era un fedelissimo di Cosimo Di Lauro ma era un periodo che si stava lamentando un po’ troppo. Questo disse Abete a Raia. Di Lauro diede l’incarico di eliminare Bizzarro a Fulvio Montanino, un suo fedelissimo,che a sua volta organizzò il gruppo di fuoco… Quest’ultimo arrivò all’hotel, Enzo Notturno guidava l’auto mentre Fulvio Montanino e Abete scesero dall’auto; Fulvio rimase a guardare presso la reception dell’albergo mentre Abete si recò presso la stanza di Bizzarro e lo eliminò, Successivamente, all’epoca della mia gestione dei Puffi, versavo ad un mensile ad un tale Coreano, che è di Secondigliano, su disposizione di Mariano Abete che mi disse che a questo Coreano e ad un certo ….. dovevo passare il mensile nei pressi del bar…».

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