Inizialmente nella serie tv Gomorra era prevista la presenza del personaggio di un ragazzo che andava in giro in Vespa per la città. Retroscena reso noto da uno degli sceneggiatori all’interno del documentario Una storia chiamata Gomorra-La serie, trasmesso da domenica 24 ottobre per per quattro settimane su Sky Atlantic e in streaming su NOW. Diretto da Marco Pianigiani, scritto da Federico Chiarini e Alessia Colombo e prodotto da Brandon Box per Cattleya in collaborazione con Sky e con Beta Film, il documentario descrive la genesi e lo sviluppo della serie tv diventata ormai un cult.
SAVIANO ‘CANCELLATO’ DALLA SERIE
“Mi chiamò Stefano Bises per dirmi che c’era la possibilità di fare un adattamento del libro Gomorra, che prevedeva che ci fosse un personaggio, un ragazzo giovane, che girava in Vespa. Il primo adattamento non era del tutto soddisfacente e, dunque, pensammo che eliminare l’intermediario rendesse più vivo il racconto. Eravamo noi dentro quel mondo“, ha detto lo sceneggiatore della serie Leonardo Fasoli.
“Nella prima stesura c’era la figura di un giornalista che andava ad investigare e si infiltrava dentro gli ambienti della camorra. Lo abbiamo completamente perso perché non avrebbe avuto l’epicità che avrebbe avuto il racconto shakespeariano che poi abbiamo trovato“, Nils Hartmann, Senior Director Original Productions di Sky Italia. Inizialmente gli sceneggiatori scrissero dei soggetti molti brevi che erano raccontati in prima persona da Salvatore Conte e Pietro Savastano.
IL COLLEGAMENTO TRA SAVIANO E L’IO DELO SCRITTORE
Nel primo episodio del documentario è proprio Roberto Saviano a suggerire un trait d’union tra l’ego dello scrittore e il personaggio del libro di Gomorra. Infatti dalle prime sequenze vediamo lo scrittore napoletano avvicinarsi alla moto verde parcheggiata in un garage: “Quando vivevo ai Quartieri Spagnoli avevo paura che me la rubassero per quanto fosse bella. Me ne prendevo cura perché fosse sempre efficiente. La libertà di girare per Napoli con la mia Vespa mi è stata negata. E’ solo una delle conseguenze che ha avuto Gomorra sulla mia vita. La luce che il libro ha portato sui meccanismi oscuri del nostro paese mi ha costretto a vivere nell’ombra“.