A margine della conferenza stampa tenuta per illustrare i dettagli sull’indagine dell’immigrazione clandestina, Nicola Gratteri è intervenuto su quanto accaduto domenica a Varcaturo, dove Nicola Mirti, un ragazzo di 18 anni, è stato ucciso a coltellate da un coetaneo.
“Succede più o meno nelle grandi città o nelle periferie di esse dove i giovani viaggiano armati come minimo con il coltello e alla prima occasione lo usano – le parole di Nicola Gratteri ai giornalisti -. È un decadimento morale o etico e c’è una crisi della famiglia dove i genitori non ci sono, magari sono in carcere tutti e due o uno è morto ammazzato. Si tratta di giovani che vivono per la strada”.
“Io qualche volta vedo alle dieci di sera bambini di 10 anni che girano per le strade di Napoli e non capisco dove sono i genitori – continua il Procuratore -. Non capisco perché alle 11 di sera questi bambini sono in giro per la città. Poi questi tra 4 o 5 anni non li terrai in nessun modo a casa. È ovvio che questa è gente che facilmente sarà reclutata in futuro dalla camorra e oggi per strada si nutrono, vivono di questa violenza. Io non ho mai visto in una grande città come Napoli così tanta presenza di forze dell’ordine: polizia, carabinieri e finanza. Soprattutto nel centro storico o nelle aree della movida c’è una forte presenza delle forze dell’ordine. È ovvio che non basta, perché non c’è la possibilità di mettere una macchina per ogni via”.
“L’unica possibilità che c’è è quella di comprare telecamere – conclude -. Se noi avessimo soldi o la possibilità di fare progetti e mettere le telecamere in tutta la provincia di Napoli saremmo più sicuro. Guardate che tanti reati vengono scoperti grazie alle telecamere non ad altro, non è che c’è la collaborazione dei cittadini”.