Nel fine settimana si è svolto a Parete l’assemblea regionale del M5S. A far discutere, tra i tanti interventi, c’è stato quello di Salvatore Pezzella, candidato alle ultime Amministrative nelle liste dei grillini di Giugliano e poi escluso dal gruppo locale dopo dissidi con i consiglieri comunali eletti Nicola Palma e Vincenzo Risso.
Pezzella, nel suo intervento, ha denunciato l’esistenza di “un caso Giugliano”. “Sono stato cacciato senza sapere perché, la mia unica colpa è stata quella di voler fare i gazebo ma purtroppo non possiamo più organizzarli perché il regolamento prevede che l’uso del simbolo spetti ai portavoce eletti. Il M5S di Giugliano praticamente non esiste, sta morendo. Dei punti della campagna elettorale non è stato portato avanti nemmeno uno in tre anni. Vedo un distacco enorme tra la popolazione e il M5S, di questo passo la Lega ci mangerà. Il Movimento non è più nelle piazze, non solo a Giugliano ma anche in altre città. Ci sono sette persone che decidono sulla testa di una città di 140 mila abitanti. Se alle prossime elezioni si continuerà a dare agio ai portavoce di formare le liste, i consiglieri regionali ed i parlamentari devono metterci la faccia”.
Le reazioni alle accuse di Salvatore Pezzella
Accuse dure quelle di Pezzella, che hanno suscitato reazioni sia di appoggio che di critiche. “Bravo Salvatore, quello che i veri attivisti hanno a cuore il bene comune e il M5S”, commenta Tamino. “Ma domani le cose resteranno così, perché se volevano che cambiassero non aspettavano certo che lo dicessi tu. Lo sanno bene come stanno le cose e gli fa comodo e per questo lasciano fare a chi si è arrogato simbolo e movimento, basta che tengano fuori persone come te”, commenta invece Vincenzo Ferrara, anche lui ex appartenente al gruppo M5S Giugliano”.
Ecco l’intervento in assemblea di Salvatore Pezzella [Video]:
https://www.facebook.com/spezzella2/videos/2087179441302655/
