Un’attività a basso rischio finalizzata ad ottenere il controllo di una parte del territorio per i traffici di droga. Un’attività iniziata nel 2021 prima in forma blanda poi sempre più in crescendo tanto da spingere i vertici dei Mazzarella ad un accordo. È quanto svelato da Salvatore Giuliano ‘o Russ agli inquirenti: verbali dove l’ex reggente ora pentito parla degli affari del suo gruppo ma anche dei rapporti e dell’accordo raggiunto con i Mazzarella e in particolare con il ras Salvatore Barile, cugino di Michele Mazzarella. In uno degli stralci Giuliano ha infatti dichiarato:«Salvatore Barile seppe da Domenico De Martino quali erano le nostre modalità di gestione delle nostre piazze di spaccio e cioè che non le caricavamo ma prendevamo solo il pizzo e mi propose di caricare lui le piazze facendo un prezzo cosiddetto commerciale da me ritenuto ragionevole, dandomi la metà dell’utile che avrebbe guadagnato. In pratica, se lui avesse acquistato a 33 euro al grammo e avesse ricaricato di sei punti (quindi a 39 euro), avremmo diviso i sei punti in più che guadagnava sulla vendita». Per l’occasione fu organizzato un vero e proprio summit con lo ‘stato maggiore’ dei due gruppi: «Restammo d’accordo che saremmo partiti il mese successivo e cioè a gennaio 2021 e da quel momento iniziò la fornitura di cocaina nei termini di cui ho detto».
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