19.8 C
Napoli
mercoledì, Maggio 15, 2024
PUBBLICITÀ

Il Procuratore Gratteri: “I boss si chiamano da una prigione all’altra, il sistema ha fallito”

PUBBLICITÀ

Difficile accettare che “detenuti di mafia organizzino chiamate collettive, persino da un carcere all’altro, mentre fuori si combatte per arginare profitti e crimini delle organizzazioni”. A dirlo è il procuratore di Napoli Nicola Gratteri in un’intervista rilascia a La Stampa. Una riflessione sul “fallimento” del sistema carcerario italiano, tra droni, palloni imbottiti di device e sim card lanciati nei cortili del passeggio.

“Mediamente, in ciascuna struttura carceraria italiana, ci sono 100 telefoni attivi in qualsiasi momento”, spiega Gratteri. Con 190 istituti nel nostro Paese, la cifra è sconvolgente: “È la cruda realtà”.

PUBBLICITÀ

Partiamo dalla droga: dall’hashish alla cocaina, fino al mercato del Subutex, un farmaco che ha effetti simili al metadone. L’immagine di molte carceri sembra quella di una piazza di spaccio: “Il traffico di sostanze stupefacenti dentro i penitenziari è diventato un vero e proprio business. È più facile oggi gestire una piazza di spaccio in carcere, dove i detenuti di spessore hanno a disposizione una nutrita manovalanza di detenuti di minore levatura per la gestione, che in una singola città ove le rivalità tra clan ne riduce la loro potenzialità”. Il risultato è che “i capi si arricchiscono e i detenuti tossicodipendenti invece di essere curati continuano a drogarsi in ambiente che dovrebbe invece essere deputato al loro recupero”. Un fallimento? “Ne sono assolutamente convinto”.

“La situazione è allarmante” spiega parlando degli oltre 2mila telefonini rinvenuti nell’ultimo anno nelle celle. Bastano gli strumenti attuali per combattere il fenomeno?
“Direi proprio di no”.

“È oltremodo necessario recidere definitivamente il fenomeno con la predisposizione di jammer con i quali poter impedire ai telefonini, in possesso illecitamente dei detenuti, di poter ricevere e comunicare” spiega ancora Gratteri.

Che posta c’è in gioco? “Il pericolo è la possibilità di poter decidere le sorti di un carcere anche con soli pochi telefonini, mai in possesso di capimafia ma da loro comunque utilizzati, con i quali detenuti di alta e media sicurezza, per i quali dovrebbe esistere la netta separazione, organizzano la commissione di reati, proteste e spedizioni punitive per accrescere il loro carisma penitenziario e mafioso”.

“Ci sono detenuti appartenenti ad organizzazioni mafiose – analizza ancora Gratteri – che organizzano incontri telefonici, anche collettivi e finanche tra carcere e carcere. In alternativa pensiamo al fatto che nel carcere di Rossano, ove esistono reparti di alta sicurezza per mafiosi e per terroristi internazionali, di recente sono stati rinvenuti complessivamente circa 140 telefonini” .

Il Procuratore prosegue spiegando: “Un capomafia, inserito nel circuito dell’Alta Sicurezza, riservata essenzialmente a soggetti di elevato spessore criminale, che ha nella disponibilità un telefono cellulare rappresenta il sunto di un fallimento. Con l’occhio rivolto alle dinamiche extra-murarie, i boss riescono agevolmente a mantenere vivi e vitali i rapporti criminali – impartendo ordini e contribuendo alla commissione di nuovi reati satellite – nonché ad accrescere il loro prestigio e, di pari passo, il vincolo associativo stesso. Credo assolutamente si debba parlare di fallimento, o, forse meglio, di un duro colpo che la criminalità di stampo mafioso sferra allo Stato, nella sua perenne e gravosa lotta a tale abietto fenomeno”.

“L’immagine del mafioso che diventa – se possibile – ancor più autorevole, in grado di esibire pienamente il proprio potere, ancor più percepito giacché esercitato da dietro le sbarre, in barba all’amministrazione penitenziaria e allo Stato stesso è scoraggiante e mortificante per tutto l’apparato che cerca invece di elidere i contatti con l’esterno attraverso la carcerazione” conclude Gratteri.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Buone ragioni per comprare un climatizzatore Daikin

Daikin è di certo uno dei brand più affidabili nel settore dei climatizzatori per uso residenziale. Parliamo, infatti, di...

Nella stessa categoria