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HomeCronacaImprenditore accoltellato per aver difeso il figlio, condannato Abbinante junior

Imprenditore accoltellato per aver difeso il figlio, condannato Abbinante junior

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Arriva la condanna per Bruno Abbinante, il ‘rampollo’ indicato dalla Procura di Napoli nord come uno degli autori (l’altro è Giuseppe Caiazzo che ha optato invece per il dibattimento) dell’accoltellamento di un uomo ‘reo’ di aver difeso il figlio dal giovane rampollo e dall’amico. Il 25enne, figlio del ras Francesco Abbinante, al termine del giudizio con rito abbreviato, è stato condannato a 10 anni e quattro mesi. I suoi legali, gli avvocati Domenico Dello Iacono e Luigi Poziello, hanno fatto sapere che impugneranno la sentenza per l’esclusione del metodo mafioso e la derubricazione del capo di accusa in lesioni aggravate. Per l’accusa i due avrebbero picchiato il padre di un ragazzo che era stato minacciato da Caiazzo dopo che la sera prima, per questioni di viabilità, vi era stato un alterco tra i due giovani e la mamma di quest’ultimo per questioni di viabilità. Erano così scattate lo scorso aprile due ordinanze di custodia cautelare per i due giovani dopo le indagini condotte dalla squadra mobile e dai poliziotti del commissariato di Giugliano.

L’incontro chiarificatore e le minacce

L’imprenditore aveva cercato un incontro chiarificatore con i due giovani a Marano nel febbraio dello scorso anno, incontro poi degenerato con l’accoltellamento dell’uomo e la frattura del setto nasale al figlio. I due erano stati così arrestati su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Dda e indagini dei poliziotti della Squadra mobile e del commissariato di Giugliano. I due rispondevano di tentato omicidio aggravato da futili motivi e dal metodo mafioso nonché di lesioni aggravate al giovane. In sede di interrogatorio Caiazzo aveva inoltre dichiarato che era presente alla scena ma di non aver partecipato all’aggressione. Alterco che si sarebbe verificato nei pressi di un bar a Marano quando l’imprenditore era intervenuto dopo che il figlio era stato minacciato dagli stessi giovani che la sera prima a Chiaiano avrebbe minacciato la madre davanti al cancello di casa dopo aver occupato con la macchina l’ingresso e che alle rimostranze della donna avrebbe risposto: “Se non la smetti, ti schiatto le ruote”. Dopo sarebbe scattata l’aggressione prima al giovane e poi a suo padre.

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