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domenica, Maggio 5, 2024
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Innocente ferita nel parco giochi a Fuorigrotta, si indaga sulle tensioni tra i clan

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Sale la tensione criminale nel quartiere di Fuorigrotta, infatti, ieri sera una 50enne è stata ferita da un colpo di pistola nei pressi del parco giochi di piazza Italia. “Si tratta di un episodio particolarmente grave che denota, tra l’altro, l’assenza valoriale e la povertà educativa degli autori, che hanno agito in un contesto popolato da bambini e genitori, in pieno giorno, incuranti di mettere a rischio l’incolumità di persone innocenti”, ha sottolineato la Prefettura di Napoli in merito ai colpi di pistola esplosi alla presenza di mamme e bambini.

LA DECISIONE DEL PREFETTO DI NAPOLI DOPO GLI ARRESTI

Dopo quanto accaduto il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha presieduto in mattinata una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, cui hanno presenziato l’assessore alla Legalità del Comune di Napoli, il questore, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il rappresentante del comando provinciale dei Carabinieri, il comandante della Polizia locale di Napoli e il rappresentante della Polizia metropolitana.

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CONTROLLI E INDAGINI NEL QUARTIERE DI FUORIGROTTA

E’ stato fatto il punto, si legge in una nota, “sull’evento criminoso verificatosi nel tardo pomeriggio di ieri, presso il quartiere cittadino di Fuorigrotta ove, nel corso di una sparatoria, è stata attinta da un proiettile alla gamba una donna che si intratteneva nei giardinetti di Piazza Italia con altri genitori e bambini del rione”.

Nell’immediato, si evidenzia, le forze dell’ordine: “Hanno attivato prontamente serrate indagini e controlli accurati della zona e delle aree limitrofe, anche con il supporto dei sistemi tecnologici presenti in loco, al fine di individuare gli autori del gesto delittuoso”.
Nel contempo, sono stati intensificati i servizi straordinari di controllo del territorio “al fine di prevenire e reprimere la commissione di reati e di ogni forma di illegalità, nonché le verifiche di polizia amministrativa, attraverso l’impiego di ulteriori risorse umane e tecnologiche”.

“MASSIMO IMPEGNO”

Il prefetto di Bari ha espresso “la propria vicinanza alla vittima della sparatoria, assicurando che verrà profuso il massimo impegno da parte di tutti i soggetti istituzionali interessati affinché vengano individuati e perseguiti i soggetti responsabili, ringraziando altresì le Forze dell’ordine per lo sforzo investigativo e repressivo messo in atto”.

LA STESA DI MARZO

Lo scorso marzo i carabinieri di Bagnoli sono intervenuti nel pomeriggio in Via delle scuole Pie. Sconosciuti su uno scooter avrebbero esploso alcuni colpi d’arma da fuoco. Al momento non risultano feriti. Rilievi in corso dei carabinieri del nucleo investigativo di Napoli.

COLPITI GLI STORICI CLAN

Nel settembre del 2022 i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, a carico di 11 soggetti, gravemente indiziati – a vario titolo – dei delitti di usura, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché detenzione illegale di armi comuni da sparo, tutti aggravati dalla finalità di favorire del clan Baratto- Volpe di Fuorigrotta.

Nel gennaio 2024 è stata la volta degli esponenti di vertice del clan Troncone. L’attività investigativa, svolta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli su coordinamento della Dda di Napoli, ha permesso di acquisire elementi indiziari a carico degli indagati per delle estorsioni pluriaggravate perpetrate a carico di commercianti a Fuorigrotta.

L’indagine, nel suo complesso, attraverso il riscontro delle dichiarazioni rese dalle vittime agli inquirenti, ha permesso di accertare in particolare, le modalità d’imposizione del Tle di contrabbando, ad opera del gruppo criminale a cui gli indagati facevano riferimento, ai danni delle vittime, nonché le analoghe costrizioni di natura economica alle stesse imposte per la vendita della predetta merce; le modalità di violenta costrizione circa la prosecuzione dell’attività di venditore ambulante dei gadget della Ssc Napoli, ad opera sempre dei soggetti in questione, nei confronti delle persone offese; la disponibilità, da parte degli indagati, di armi da fuoco per l’esercizio della relativa attività criminale di natura estorsiva.

 

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